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Mar Dic 21, 2021 10:48 am
CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA



Il Ducato di Modena al fine di garantire la serena e pacifica convivenza delle persone ivi residenti e/o circolanti ed il libero utilizzo di cose e beni,  appartenenti sia al privato che all’Istituzione Pubblica, si avvale del sistema
di Leggi e Ordinanze, qui sotto enunciato, valide su tutto il territorio su cui esercita la propria sovranità. Le stesse trovano applicazione nei modi e nei termini previsti dal vigente Corpo Legislativo.



1 - DISPOSIZIONI SULLA GRAVITA', DELLE PENE E DELLE PROCEDURE  PREVISTE DALLA GIUSTIZIA MODENESE



    Sez. 1 - Del volere Imperiale, delle Pene , della Gravità  e delle Procedure

      • 1.1.0 - Del Volere Imperiale • 1.1.1 - Della Modalità di Sviluppo del Processo  • 1.1.2 - Della Lista delle Pene applicabili nel Ducato di Modena  • 1.1.3 - Della gravità dei Reati e dei Crimini • 1.1.4 - Della prescrizione dei reati • 1.1.5 - Del Valore dei decreti  • 1.1.6 - Delle Ordinanze Comunali• 1.1.7 - Della Votazione delle Leggi

               Sez. 2 - Aggravanti

      • 1.2.0 - Delle aggravanti e della recidiva



                       

    Sez. 3 - Attenuanti

      • 1.3.0 - Del patteggiamento e dell’ammissione di colpa




2 - DELLA TIPOLOGIA DEGLI ILLECITI

                           
                         

    Sez. 1 - Reati e crimini economici

      • 2.1.0 - Della Frode, della Speculazione e della Manipolazione dell’economia• 2.1.1 - Del mancato pagamento del prestito  • 2.1.2 - Dello sfruttamento dei beni pubblici e dell’appropriazione indebita• 2.1.3 - Del mancato pagamento dei tributi e delle tasse• 2.1.4 - Dello Schiavismo (Abrogata)  


             
                           

    Sez 2 – Reati e crimini economici - Ordinanze Municipali

      • 2.2.0 - Modena : • 2.2.1 - Modena :• 2.2.2 - Guastalla: Ordinanza sullo Schiavismo• 2.2.3 - Guastalla: Ordinanza su prezzi e quantità massimi di acquisto sul mercato• 2.2.4 - Mantua : Ordinanza sullo Schiavismo  • 2.2.5 - Mantua:  Ordinanza sul Prezzo Massimo della Legna  • 2.2.6 - Massa :   • 2.2.7 - Massa : • 2.2.8 - Mirandola : Ordinanza Sui Salari per i Lavori • 2.2.9 - Mirandola : Ordinanza sul Prezzo Massimo della Frutta




    Sez. 3 - Reati e crimini sociali

      • 2.3.1 - Del furto e del brigantaggio  • 2.3.2 - Dell'insulto e della diffamazione  • 2.3.3 - Della ribellione e del suo incitamento  • 2.3.4 - Del tradimento e dell'Alto Tradimento  • 2.3.5 - Dell'abuso di titoli o cariche




3 - DELLE ISTITUZIONI DUCALI E DELLA SICUREZZA  

 
       

    Sez. 1- Pubbliche Istituzioni

      • 3.1.1 - Statuto dei Rappresentanti Diplomatici del Ducato di Modena  • 3.1.2 - Regolamento della Prefettura del Ducato di Modena  • 3.1.3 - Statuto della Camera Esterna del Consiglio di Modena  • 3.1.4 - Lettere di Credito• 3.1.5 - Dei doveri dei sindaci • 3.1.6 - Dei porti, delle Navi e dei loro utilizzi• 3.1.7 - Della scelta del Magnifico Rettore• 3.1.8 - Del contributo di Trasferimento •      3.1.9 - Dell'ereditarietà e dei Testamenti• 3.1.10 - Statuto della Scuola Ducale per l'Avviamento alla Pubblica Amministrazione• 3.1.11 -  Servizio di Scorta Armata


           
                 

    Sez. 2 - Sicurezza e Forze Armate

      • 3.2.1 - Della sicurezza della Capitale e del Territorio Modenese (soppressa)• 3.2.2 - Delle forze armate  • 3.2.3 - Statuto Esercito Ducale  • 3.2.4 - De La lotta alle aggregazioni Criminali• 3.2.5 - Statuto della Marina Militare





4 - RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI


                             

    Sez. 1- Della Chiesa

      • 4.1.1 - Concordato tra la Santa Chiesa Aristotelica romana e il Ducato di Modena • 4.1.2 - Trattato tra la Guardia Episcopale e il Ducato di Modena

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Mar Dic 21, 2021 10:48 am
1- DELLA GRAVITA, DELLE PENE E DELLE PROCEDURE  PREVISTE DALLA GIUSTIZIA MODENESE



    Sez. 1 - Del volere Imperiale, delle Pene , della Gravità  e delle Procedure

      1.1.0 - Del Volere Imperiale Ogni processo o accusa pendente, visibile presso la Corte di Giustizia, verso un qualsiasi imputato  è da ritenersi immediatamente estinta nel caso Sua Altezza Imperiale si pronunciasse in favore di esso.


      1.1.1 - Della Modalità di Sviluppo del Processo  Art.1 Processo in Tribunale (processo In Gratibus)

        Il Processo si svolge esclusivamente all'interno delle aule del Tribunale del castello di Modena, secondo i canoni classici della Giustizia (processo In Gratibus)



      Art. 2 Procedura per il Processo in Pubblica Piazza Vigilato  

        Il Pubblico Ministero ha facoltà di proporre all'imputato il processo in pubblica piazza vigilato, prima dell'apertura del processo di cui all'art.1 che verrà comunque avviato, chiedendo l’autorizzazione alla pubblicazione di tale consenso, consenso che dovrà pervenire entro 48 ore e lo stesso dovrà contenere l’eventuale citazione circa la presenza di testimoni/difensori che presenzieranno a suo favore.La mancata proposta del PM deve essere considerata come rifiuto ad aprire tale procedura.Nel caso l'imputato non rispondesse o non fornisse nessun tipo di assenso si procederà all’apertura del processo di cui all’Art.1 reputando la non risposta come un rifiuto ad avvalersene.Per procedere all'apertura del processo in pubblica piazza vigilato, il Pubblico Ministero dovrà aver ottenuto il consenso a partecipare di tutti i soggetti che dovrebbero prendere parte al processo.Una volta raccolte le risposte, se sono tutte positive, il Pubblico Ministero (PM) avrà il compito di aprire un aula destinata al Tribunale dove si svolgerà il processo, nel forum della Taverna del Ducato di Modena con dicitura nel titolo del Nome imputato – Accusa … specificando i nominativi di coloro che potranno partecipare a tale processo.In questa sede potranno partecipare unicamente la parti in causa e specificate in sede di apertura. Ogni altra partecipazione verrà annullata e la tempistica di svolgimento dello stesso dovrà essere identica a quella del processo In Gratibus sino alla fase in cui viene rinviato al Giudice per la sentenza finale.Il processo si concluderà con una pena di cui all’art. 3 - Legge 1.1.2 ; la sentenza dovrà prevedere l’eventuale pena In Gratibus che verrà irrogata qualora l’imputato non adempia alla stessa, dando quindi facoltà al Giudice di poter intervenire attraverso il processo In Gratibus in corso in un secondo momento.Tale pena dovrà essere compresa in un eventuale sentenza che preveda La sentenza dovrà illustrare una pena mista del tipo Res Parendo/Ingratibus di maggiore entità. (esempio: le percosse in pubblica piazza e 1 giorno di prigione)Rispettata la sentenza, il Giudice potrà poi chiudere il processo In Gratibus, riportando, in ogni sua parte, la sentenza emessa in sede di processo aperto in piazza .Viene precisato che nei casi di sentenza di colpevolezza in un processo (in piazza), in cui venga inflitta la sola pena Res Parendo e che la stessa sia stata scontata correttamente, il Giudice chiuderà il processo con l’ammenda di 1 ducato al fine di far corrispondere l’esito finale del processo Res Parendo con l’esito finale del processo In Gratibus. Tale importo dovrà essere preventivamente indicato nell’emissione di sentenza Res Parendo (ad esempio : condannato a scuse pubbliche presso…..ed a 1 ducato di ammenda)Da tale procedura è esclusa la pena dell’esilio che, in caso di inadempienza, soggiace ad apposite disposizioni.Tale tipologia di processo non è proponibile nel caso l’accusato abbia commesso un'infrazione considerata come "Crimine" di qualsiasi categoria, nei casi in cui l’apertura del processo spetti al Sindaco di una città o in presenza di forme di limitazione della libertà di movimento (chiusura di città o frontiere).



      1.1.2 - Della Lista delle Pene applicabili nel Ducato di Modena  

        Art. 1 Generalità Vengono di seguito riassunte le pene attuabili dal Giudice del Ducato di Modena. Per una corretta visualizzazione si effettua una suddivisione delle stesse in pene IG e pene Res Parendo. Art. 2- Pene In Gratibus Le pene In Gratibus (inflitte dal Giudice) sono le pene ad applicazione immediata per cui il giudice può optare senza consultazione col consiglio ducale e senza la collaborazione del condannato. La scelta varia fra le seguenti: [In Gratibus-I] L’ammenda. Essa è versata all’Impero come costo amministrativo della Giustizia. Il giudice che commini un'ammenda deve assicurarsi che il condannato abbia la possibilità di pagarla. [In Gratibus-II] La prigione leggera. Pena di una durata minore o uguale a 3 giorni. [In Gratibus-III] La prigione dura. Pena di una durata maggiore di 3 giorni; il limite massimo previsto per tale pena è di 10 giorni. [In Gratibus-IV] La pena capitale: La proposta di condanna sarà messa ai voti del Consiglio in modo da ottenerne un parere indicativo ma non vincolante. La pena di morte potrà essere commutata in altra pena nel caso in cui l'imputato abbia subito, durante il processo, o nei 15 giorni precedenti, uno scontro con un esercito del Ducato di Modena tale da averlo ferito mortalmente con prognosi variabile dai 15 ai 45 giorni di immobilità a letto. In tal caso l'imputato sarà tenuto a presentare in aula le prove del suo stato. Art. 3- Pene Res ParendoNel caso l'imputato decida di avvalersi delle facoltà previste dal Art.2 della Legge 1.1.1. in materia di svolgimento dei processi, lo stesso in sede di sentenza sarà passibile delle seguenti pene:[Res Parendo-I] Le Pubbliche scuse: il condannato dovrà scusarsi pubblicamente tramite affissione in Municipio (apposito topic aperto in Taverna Ducale o nel forum della città in cui è stato commesso il reato, a seconda della gravità dello stesso) [Res Parendo-II] I lavori forzati: presso il Municipio, il Ducato, la Gendarmeria, la Milizia o presso un terzo danneggiato. La persona o ente che assumerà il colpevole per lo svolgimento di tali lavori dovrà testimoniare l'adempimento da parte del colpevole di tale incarico. Alla fine di ogni giorno di lavoro il colpevole dovrà restituire il ducati al datore di lavoro. [Res Parendo-III] Le percosse in pubblica piazza: a seconda della gravità del reato, un numero di colpi di bastone in serie di cinque. ( da effettuarsi attraverso apposito intervento Res Parendo aperto in Taverna ducale o forum della città)[Res Parendo-IV] La gogna. Esposto sulla pubblica piazza, il condannato viene esposto agli improperi e al lancio di rifiuti da parte degli abitanti del villaggio. ( da effettuarsi attraverso apposito intervento Res Parendo aperto in Taverna ducale o forum della città)[Res Parendo-V] L'esilio. Pena prevista in sostituzione della pena di morte o in presenza di reati gravi e ripetuti, quali:  a) L'alto tradimento; b) Il tradimento; c) Il brigantaggio reiterato;d) La ribellione reiterata  o commessa in gruppo;e) Il disturbo all'ordine pubblico reiteratopuò avere una durata massima di 3 mesi ed essere inflitta solo dopo che il Giudice abbia formulato formale richiesta al Consiglio. Questi dovrà motivare tale richiesta riportandone la durata, attendendo poi che la stessa venga votata; l'approvazione o il diniego a tale proposta verrà presa con votazione a maggioranza dei votanti. Una volta inflitta la pena dell'esilio il Giudice comunica nella sentenza il termine entro cui il condannato deve abbandonare il suolo del ducato. Tele termine non potrà in ogni caso essere inferiore ai 10 giorni, e dovrà tener conto del tempo strettamente necessario al condannato per raggiungere il confine modenese. Se non abbandona il suolo entro il tempo stabilito si procede a un nuovo processo (capo di accusa: disturbo dell'ordine pubblico - rifiuto di collaborare con la giustizia). La pena prevista per tale nuovo procedimento è la condanna sino a 10 giorni di prigione.L'inadempimento, anche parziale, di una sentenza che disponga una pena Res Parendo, fatta salva la pena dell'esilio che soggiace alle apposite prescrizioni, comporta l'apertura di un processo in capo all'inadempiente.L'inadempimento ad una sentenza che disponga una pena Res Parendo diversa da quella dell'esilio è un reato serio.Capo d'imputazione: Disturbo dell'ordine pubblico.


    1.1.3 - Della gravità dei Reati e dei Crimini

      Ogni azione che violi la legge del Ducato di Modena è classificata come reato o crimine e può assumere diversi livelli di gravità. I reati sono divisi in tre categorie: reati leggeri, reati seri, reati gravi. - I reati leggeri sono passibili delle pene IG e Res Parendo di livello I. - I reati seri sono passibili delle pene IG di livello I e II, e di ogni livello di pene Res Parendo. - I reati gravi sono passibili delle pene IG di livello da I a III, e delle pene Res Parendo di ogni livello. I crimini sono divisi in due categorie: crimini e crimini infami. Per via della gravità maggiore rispetto a quella dei reati, tutte le pene Res PArendo, esclusa quella dell’esilio,  per questo tipo di infrazione sono precluse mentre le pene di tipo IG invece sono applicate secondo questa scala. - I crimini semplici sono passibili delle pene IG dal livello I al III. - I crimini infami sono passibili delle pene IG di ogni livello




    1.1.4 - Della prescrizione dei reati

      Chiunque commetta un reato o un crimine all’interno dei confini del Ducato di Modena e non veda a suo carico sporta una denuncia entro 45  giorni dalla data in cui è stato commesso, vedrà il proprio reato andare in prescrizione e non potrà più essere denunciato per esso.Sul reato di mancato pagamento delle tasse sulle taverne non è prevista prescrizione. Chiunque venga denunciato per un reato o un crimine commesso all’interno dei confini del Ducato di Modena e non veda avviato un processo entro 60 giorni dalla data in cui è stata presentata la denuncia, vedrà il proprio reato andare in prescrizione e non potrà più essere processato per esso. I tempi di prescrizione per i reati di Tradimento ed Alto Tradimento è di 6 mesi . La presente legge non ha valore retroattivo.




1.1.5 - Del Valore dei decreti  




    I Decreti Legge sono uno strumento in mano al Principe per far passare velocemente una legge anche senza la consultazione dei consiglieri. Il Decreto non ha un vincolo temporale ma dopo 15 giorni i Consiglieri potranno votare per l'eventuale abrogazione anche senza l'approvazione del Duca. Il Duca in ogni momento potrà abrogare il decreto promulgato da lui o dai suoi predecessori.





1.1.6 - Delle ordinanze comunali  



    E' diritto dei sindaci fare richiesta al Duca di promulgare, in virtù delle facoltà previste dalla Legge 1.1.5, un Decreto Legge specifico valido solo per la loro città. Tali Decreto assume il nome di Ordinanza Comunale. L'Ordinanza verrà proposta dal Sindaco e promulgata dal Duca, se reputerà che tale legge non vada contro il C.L.M. Una volta promulgata, il Sindaco avrà il dovere di pubblicarla sia nella piazza del Municipio (forum cittadino) che nella bacheca del municipio. L'ordinanza entrerà in vigore solo dopo 24 ore dalla pubblicazione in tutte le piazze interessate. Il Sindaco potrà richiedere al Duca di abrogare un ordinanza della sua città in qualsiasi momento. Le Ordinanze Comunali dovranno al loro interno avere : - Tipo di reato con legge di riferimento ; - Capo di imputazione.Nei processi per violazione delle ordinanze comunali, il Sindaco dovrà iniziare il procedimento e svolgere il ruolo di Pubblico Ministero. Se dovesse avere problematiche nello svolgere tale compito potrà chiedere pubblicamente al Pubblico Ministero del Ducato di aprire e portare avanti la causa.



1.1.7 - Della Votazione delle Leggi


    Ogni modifica, abrogazione o istituzione di una nuova Legge, salvo i casi previsti dalla legge 1.1.5, deve essere singolarmente discussa e approvata, con maggioranza semplice (al raggiungimento del quorum minimo del 50%+1 dei votanti) , dai membri del Consiglio e, in caso di approvazione, resa pubblica quanto prima.Gli astenuti vengono considerati votanti.Nei casi in cui sia reso necessario operare su più leggi in maniera contestuale è possibile ritardarne la singola pubblicazione al fine di evitarne una differente applicazione.Le votazioni, salvo casi specifici opportunamente dichiarati, dureranno 48 ore dalla loro ufficiale apertura.In caso di parità di voti tra favorevoli e contrari è lasciata facoltà al Duca di riaprire la discussione o considerare doppio il proprio voto.Nel periodo di transizione tra un Consiglio Ducale e il successivo, il Duca può partecipare alle votazioni solo se risulta tra gli eletti del Consiglio entrante.



1.1.8 - dell'estinzione del reato o del crimine (ne bis in idem)


    L'imputato che venga assolto o riconosciuto colpevole dalla sentenza del giudice non può essere di nuovo sottoposto a procedimento penale per il medesimo fatto.La presente disposizione non preclude di ricorrere presso la Corte d'Appello Imperiale (CAPI) secondo le modalità, i tempi e i requisiti di ammissibilità previsti dalla stessa.





Sez. 2 - Aggravanti



    1.2.0 – Delle aggravanti, della recidiva e della recidiva per Brigantaggio e furto

      Ogni reato o crimine commesso può subire un aggravamento, in termini di pena, qualora l’imputato metta in atto i sottonotati comportamenti:- rifiutare di sottoporsi alle operazioni di verifica della Prefettura; - mancare di presentarsi ad un processo dopo la convocazione da parte del Pubblico Ministero o del Giudice; -  rifiutarsi di rispondere alle domande del Pubblico Ministero o del Giudice; (In questo caso Il giudice può decidere di non aprire un nuovo procedimento per il rifiuto di presentarsi a processo ma di integrare nella pena finale una sanzione per tale inadempienza) - commettere una qualsiasi azione che abbia lo scopo di allungare la durata dei processi o impedire le indagini del Giudice quali ad esempio la falsificazione di prove o il fornire dichiarazioni mendaci.- essere recidivo per lo stesso reato e con condanna visibile presso il Tribunale.Qualora un atto di brigantaggio porti alla morte della parte lesa, verrà considerato un crimine infame.Il rifiutare di sottoporsi alle operazioni di verifica della Prefettura, il mancare di presentarsi ad un processo sono considerati reati leggeri:Il rifiutarsi di rispondere alle domande del Pubblico Ministero o del Giudice è un reato serio;Commettere una qualsiasi azione volta ad allungare la durata dei processi o impedire le indagini del Giudice è un reato grave. Capo d’imputazione: Disturbo dell’ordine pubblicoA una sentenza di colpevolezza per un atto di brigantaggio o di brigantaggio in bande organizzate emanate dal Giudice di Modena, il Prefetto procederà all'inserimento del condannato tra l'elenco dei ricercati (BL) del Ducato per la durata di un mese, nel caso di furto, per la durata di due mesi nel caso di brigantaggio, per la durata di tre mesi nel caso di brigantaggio in bande organizzate.In caso di ulteriore condanna pronunciata dal Giudice con l'aggravante della recidiva, attestata da sentenza di condanna visibile in Tribunale, la permanenza nella BL sarà illimitata nel tempo, salvo eventuale decisione del Duca.Per l'inserimento in bl, fanno fede anche condanne subite da cittadini Modenesi presso altri Stati con cui sia vigente un trattato di cooperazione giudiziaria, a condizione che vengano fornite, dallo Stato giudicante, prove della condanna comminata e visibile presso il Tribunale dello Stato in cui si è aperto il processo.Coloro che siano inseriti in bl a seguito di reato di furto o brigantaggio, semplice o in bande organizzate, hanno divieto di ingresso e di libera circolazione nel Ducato e, in caso di inosservanza, esso è da considerare un reato grave.Capo d'imputazione: disturbo all'ordine pubblico





Sez. 3 - Attenuanti



    1.3.0 - Del patteggiamento e della ammissione di colpa

      L’ammissione e la confessione dei reati e dei crimini da parte dell’imputato si traducono in un alleggerimento delle pene applicate. Il Pubblico Ministero, nella formulazione della requisitoria, proporrà il patteggiamento all’imputato. L’accettazione del patteggiamento, comporta la confessione, presso le sale della Corte di Giustizia, della propria colpevolezza portando ad un alleggerimento della pena massima prevista; nel caso il patteggiamento non venisse accettato, o non andasse a buon fine, tale beneficio non potrà essere applicato. I recidivi sullo stesso reato non hanno diritto alla proposta di patteggiamento. Tutti gli imputati, accusati del reato di frode, di schiavismo e del reato di violazione delle Disposizioni Doganali Terrestri possono beneficiare di procedure particolari di patteggiamento che permettono loro di evitare totalmente il processo. Ad avvenuta denuncia, il Pubblico Ministero proporrà il patteggiamento all'accusato. Se dopo ventiquattro ore non giungerà al Pubblico Ministero risposta all'offerta di patteggiamento, oppure se la risposta sarà negativa, l'accusato verrà sottoposto a regolare processo. - Procedura sul reato di frode e schiavismo Gli imputati colpevoli del reato di frode e schiavismo potranno evitare il processo in cambio della restituzione al Ducato dei proventi ottenuti illegalmente; l'accusato dovrà eseguire la restituzione entro tre (3) giorni dall'accettazione del patteggiamento. Scaduto il termine, qualora non abbia avuto luogo la restituzione dell'importo frodato, l'accusato verrà sottoposto a regolare processo Nel caso di frode l'accusato dovrà o ricomprare il bene che ha venduto a prezzo maggiorato, o dare la differenza al viceprefetto della sua città seguendone le indicazioni. In mancanza di questo è sempre necessario fare riferimento al Pubblico Ministero. Nel caso di schiavismo l'accusato dovrà restituire alla vittima la differenza di salario tra il minimo salario legale e il salario con cui l'ha assunto: il tutto sotto il controllo del viceprefetto della città. In mancanza di questo è sempre necessario fare riferimento al Pubblico Ministero. - Procedura sul reato di violazione delle disposizioni doganali terrestri Gli imputati colpevoli del reato di violazione delle disposizioni doganali terrestri potranno evitare il processo: l’accusato avrà la possibilità di scegliere e mettere in atto, entro 24 ore dalla ricezione della notifica, pagando una multa di cinquanta (50) ducati e fornendo prova dell'avvenuta donazione al Ducato di Modena.

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Mar Dic 21, 2021 10:49 am
2 – DELLA TIPOLOGIA DEGLI ILLECITI


Sez. 1 - Reati e crimini economici



2.1.0 - Della Frode, della Speculazione e della Manipolazione dell’economia


    Costituisce un atto di frode la vendita di merci a prezzi superiori a quelli consentiti dalle leggi o l’abusare della fiducia di acquirenti inesperti al fine di vendere loro merce falsandone l’uso o a prezzi ingannevoli.Costituisce un atto di speculazione l’aver acquistato beni su un mercato, sia esso cittadino o fondiario,  ed averli poi rivenduti, a prezzo maggiorato, sul mercato dove è avvenuto l’acquisto.Gli atti di speculazione destinati a produrre un rialzo generalizzato del prezzo della merce tale da produrre un danno alla comunità, portano al reato di Manipolazione dell’economia.Costituisce un atto di manipolazione dell’economia ogni azione fatta, o solo tentata, destinata a procurare un ingiusto profitto per sé o per gli altri.Il reato di Frode è un reato serio; se commesso in bande è un reato grave. Capo d’imputazione: FrodeIl reato di Speculazione è un reato serio. Capo d’imputazione: FrodeIl reato di Manipolazione dell’economia è un reato grave. Capo di imputazione TradimentoSe il reato è commesso da un Consigliere Ducale è un crimine infame. Capo d’imputazione: Alto Tradimento



2.1.1 - Del mancato pagamento del prestito



    Chiunque ottenga un prestito e non veda lo stesso risarcito nei tempi e nei modi concordati potrà appellarsi alla Giustizia del Principato, esibendo prove che attestino, in forma scritta (Missiva PM o forum),  il contratto stipulato tra le parti.Le stesse dovranno aver cura di conservare copia del contratto ed eventuale dichiarazione di estinzione.Il mancato pagamento di un prestito è un reato grave. Capo di imputazione: Frode




2.1.2 - Dello sfruttamento dei beni pubblici e dell’appropriazione indebita



    Costituisce un atto di sfruttamento dei beni pubblici ogni uso delle proprie funzioni ufficiali al fine di arricchire o favorire la propria persona e/o terzi a discapito delle finanze pubbliche o tramite l'utilizzo di beni pubblici per interesse privato quali: messaggio del sindaco, taverna municipale, municipio, messaggi del portavoce, utilizzo di mandati.Costituisce un atto di sfruttamento dei beni pubblici l’utilizzo dei mandati per fini personali  variandone l’uso inizialmente previsto dal contratto.Costituisce un atto di danno alle finanze pubbliche ogni comportamento speculativo destinato ad arricchirsi volontariamente a discapito delle finanze pubbliche. Costituisce appropriazione indebita ogni azione che mini l'andata a buon fine dei mandati comunali o ducali per la produzione e/o consegna di beni al municipio o al ducato. Il cittadino che si dovesse render protagonista di tale atto, ha tempo un giorno dalla ricezione della notifica del reato, che perverrà come missiva In Gratibus e in Foro Primario, per provvedere a restituire al diretto interessato o tramite un autorità competente (Sindaco, Prefetto, Vice-Prefetto) la merce presa senza autorizzazione. Costituisce appropriazione indebita inoltre, ogni azione di cittadini modenesi e non atta a sottrarre l'offerta di lavoro ad un funzionario designato dallo Sceriffo. Lo status di "funzionario designato dallo Sceriffo" è dato da quest'ultimo in Università. Lo sfruttamento dei beni pubblici è un reato grave. Il danno alle finanze pubbliche è un reato grave. L'appropriazione indebita è un reato serio. Capo d’imputazione: Frode




2.1.3 - Del mancato pagamento dei tributi e delle tasse




    Chiunque, obbligato in forza di una legge, per imposizione del Ducato o del Sindaco di una città, non provveda a versare la prevista tassa o il previsto tributo nelle casse del Ducato o del Municipio, si vedrà accusato di Frode alle Finanze Pubbliche.Il debitore, che non è in grado di saldare il suo debito verso il Ducato in un'unica soluzione, potrà richiedere una dilazione sul pagamento che dovrà essere concordata con lo Sceriffo e che dovrà essere accettata ed ufficializzata con un contratto scritto firmato dal debitore, dallo Sceriffo e controfirmato dal Duca e registrato negli appositi Uffici. Fintantoché non venga estinta o regolarizzata la posizione debitoria, il Ducato si riserva di negare i seguenti privilegi e servizi al soggetto inadempiente: - Essere assunti come Alti Funzionari; - Usufruire di lettere di Credito; - Ricevere mandati Ducali e Municipali. Per estinguere o regolarizzare la posizione debitoria il debitore, su proposta del Ducato, potrà svolgere il servizio militare volontario presso l'Esercito o la Marina Militare Ducale fino all'estinzione del suo debito verso il Ducato. In caso di accettazione della proposta il debitore sarà inquadrato come Volontario nell'Esercito Ducale o come Comune di Seconda Classe nella Marina Militare assumendosi tutti gli obblighi connessi a tale status e derivanti dallo Statuto dell'Esercito Ducale e dallo Statuto della Marina Militare. Il danno alle finanze pubbliche è un reato grave – Capo d’imputazione Frode






2.1.4 - Dello Schiavismo (Abrogata)



Chiunque all'interno del Ducato di Modena assuma alle proprie dipendenze, salvo che non sia diversamente concesso da altre leggi, lavoratori corrispondendo loro un salario inferiore ai 15 ducati al netto delle tasse vigenti, si macchierà del reato di Schiavismo e sarà perseguibile penalmente.

Capo d’imputazione: Schiavismo



[/hrp][/rp]



[rp][hrp]Sez 2 – Reati e crimini economici - Ordinanze Municipali



    • 2.2.0 - Modena : Nessuna




    • 2.2.1 - Modena : Nessuna






    • 2.2.2 - Guastalla: Ordinanza sullo Schiavismo

      E' fatto divieto di proporre assunzioni di lavoro ad un prezzo inferiore ai 15 ducati al netto delle tasse (assunzione minima 16). I trasgressori saranno richiamati, e in caso di mancato ascolto, accusati di schiavismo..Capo d’imputazione: Schiavismo



    • 2.2.3 - Guastalla: Ordinanza su prezzi e quantità massimi di acquisto sul mercato (Abrogata)



    Il Municipio istituisce i seguenti calmieri di prezzo massimo:Mais --> 2,95 ducatiGrano --> 10,50 ducatiCarne --> 16,70 ducatiSecchi--> 40,00 ducatiColtelli--> 18,00 ducatiIl Municipio istituisce inoltre i seguenti calmieri di quantità massime di acquisto:Tutti i prodotti sul mercato --> 12 pezzi a giornataTutti i prodotti sul mercato --> 84 pezzi a settimanaCapo di imputazione: Frode


    • 2.2.4 - Mantua : Ordinanza sullo Schiavismo

      Chiunque assume alle proprie dipendenze, salvo che non sia diversamente concesso da altre leggi, lavoratori corrispondendo loro un salario inferiore ai 15 ducati al netto delle tasse vigenti, si macchierà del reato di Schiavismo e sarà perseguibile penalmente. Capo d’imputazione: Schiavismo




    • 2.2.5 - Mantua:  Ordinanza sul Prezzo Massimo della Legna  

      Chiunque metta in vendita legna sul mercato cittadino ad un prezzo superiore ai 4,50 ducati (4,55 dct comprensivi di tasse) sarà accusato del reato di Frode e perseguito penalmente.Tale legge non si applica nel caso la legna venga utilizzata per il trasferimento di ducati verso mandati e/o persone sempre che il Viceprefetto ne sia stato preventivamente informato.Capo d’imputazione: Frode





    • 2.2.6 - Massa : Nessuna



    • 2.2.7 - Massa :  Nessuna






    • 2.2.8 - Mirandola : Nessuna




    • 2.2.9 - Mirandola : Nessuna



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Sez. 3 - Reati e crimini sociali




    2.3.0 - Del furto e del brigantaggio

      Costituisce un atto di furto ogni azione atta a sottrarre i beni altrui. Costituisce un atto di brigantaggio ogni azione atta a sottrarre i beni altrui effettuata, servendosi della forza o delle armi.Costituisce un atto di brigantaggio in bande organizzate ogni azione di brigantaggio eseguita da un gruppo di almeno due persone. La legge non si applica nei confronti degli eserciti autorizzati dal Duca e dal Consiglio, ad intervenire direttamente per garantire la libera circolazione di uomini e beni contro atti di brigantaggio commessi da coloro già precedentemente giudicati per tale crimine ed il cui processo sia ancora visibile presso il Tribunale.Il furto è un reato serio. Il brigantaggio è un crimine semplice. Il brigantaggio in bande organizzate è un crimine infame. Capo d’imputazione: Disturbo dell’ordine pubblico.




2.3.2 - Dell'insulto e della diffamazione


Si considera come atto di insulto e/o di diffamazione ogni proposito proferito od effettuato, anche per interposta persona, atto ad infangare l’onore personale o professionale di un abitante del Principato o della sua famiglia che scandalizzi l’opinione pubblica od il cui contenuto si opponga alla morale

Nel caso tale comportamento sia ripetuto nel lungo periodo verrà applicata l'aggravante della recidività.

Gli atti di Insulto e/o Diffamazione sono dei Reati Seri.

Se tali atti vengono compiuti verso un nobile, verso un ufficiale civile o verso un ufficiale militare si è in presenza di un Reato Grave.



Nei casi in cui l'imputato riceva sentenza di assoluzione dall'accusa di insulto e/o diffamazione egli potrà richiedere al Pubblico Ministro l'apertura di un processo per lo stesso reato verso il suo accusatore tramite comunicazione ufficiale, pubblica o privata, al Pm entro e non oltre i quindici giorni dalla pronuncia della sentenza del Giudice. A quel punto il precedente accusatore si vedrà aperto il processo dal PM stesso.

Capi d’imputazione: Disturbo dell’ordine pubblico .




2.3.3 - Della ribellione e del suo incitamento


Costituisce un atto di incitamento alla ribellione ogni appello pubblico o privato atto ad organizzare, o indirizzare, un gruppo di persone intenzionate a rovesciare con la forza il potere Comunale o del Principato.

Costituisce un atto di ribellione ogni utilizzo illegittimo della forza per rovesciare il potere Comunale o del Principato.

Il carattere illegittimo della rivolta viene valutato dal Giudice.

L’incitamento alla ribellione contro un Sindaco è un Reato Serio;
L’incitazione alla ribellione contro il Principato è un Reato Grave.
La ribellione contro un Sindaco è un Crimine Semplice
La ribellione contro un Principato è un Crimine Infame

Capo d’imputazione: Disturbo dell’ordine pubblico




2.3.4 - Del tradimento e dell'Alto Tradimento


Costituisce un atto di tradimento ogni atto commesso da parte di un abitante presente nel Ducato di Modena, sia esso residente o non residente, contro le istituzioni dello stesso.

Sono considerati atti di tradimento anche il:

- diffondere, con o senza intenzione di far danno, informazioni politiche, militari o economiche che possano produrre l'indebolimento del Ducato di Modena e delle sue componenti locali, in particolare attraverso la perdita di territori, di popolazione, di stabilità sociale, di sovranità politica o di autonomia economica;

- sfruttare uno stato di necessità per fini quali l’eccessivo arricchimento o l’arrecare danno alla popolazione.

Tali atti, se compiuti da membri del Consiglio del Principato, saranno considerati come Alto Tradimento.

È considerato un atto di Alto Tradimento anche l'abbandono non autorizzato dal Duca dei confini modenesi compiuto da qualsiasi membro del Consiglio del Ducato.

Il Tradimento è un Crimine infame - Capo d’imputazione: Tradimento

L’Alto Tradimento è un Crimine infame - Capo d'imputazione: Alto Tradimento.



2.3.5 - Dell'abuso di titoli o cariche




Costituisce un atto di abuso di titoli o di cariche ogni dichiarazione scritta o verbale atta ad associare il proprio nome ad un titolo o una carica esistente nei Regni ed attualmente legata ad un'altra persona.

Viene considerata come falsario ogni persona che si faccia passare per un terzo mediante contraffazione della sua firma [imitazione dello pseudonimo] al fine di ottenere informazioni private o di agire pubblicamente al suo posto.

A seconda della carica, titolo o firma contraffatta si ha una diversa catalogazione del reato:

- carica, titolo o firma in possesso della Cittadinanza Comune: Reato Serio;
- carica, titolo o firma di un Nobile o di un Ufficiale Civile o Militare del Principato: Reato grave;
- carica, titolo o firma di un appartenente all’Alta Nobiltà : Crimine semplice;
- carica, titolo o firma di un appartenente  all’Amministrazione Reale: Crimine infame.

Nell’assenza di volontà di nuocere alle persone spogliate dei loro titoli o cariche o all’ordine voluto dalla divina provvidenza o dalle leggi del Principato, la categoria di questi atti viene ridotta e le pene domandate diminuite.

Capo d’imputazione: Disturbo dell’ordine pubblico



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Sez. 4 - Reati e crimini militari


    Art. 2.4.1 - Disobbedienza


Chi non esegue gli ordini di un superiore sarà accusato di Disobbedienza.
La Disobbedienza è un reato serio.
Capo di imputazione: Disturbo all’Ordine pubblico – Reato: Disobbedienza.




    Art. 2.4.2 - Disobbedienza Grave


Chi persiste nel non eseguire gli ordini, oppure chi intraprende azioni che danneggino l'unità e l'efficienza dell'esercito, sarà accusato di Disobbedienza Grave.
La Disobbedienza Grave è un crimine semplice
Capo di imputazione: Tradimento – Reato: Disobbedienza grave.




    Art. 2.4.3 - Diserzione


Chi non rispetta il tempo limite concessogli dalla licenza verrà accusato di Diserzione, e perseguito come un traditore del Ducato.
La Diserzione in tempo di pace è un crimine semplice.
Capo di imputazione: Tradimento – Reato: Diserzione
La Diserzione in tempo di guerra è un crimine infame.
Capo di imputazione: Tradimento – Reato: Diserzione




    Art. 2.4.4 - Processo per Disobbedienza

Il processo istruito dalle autorità civili, per i casi di Disobbedienza, ha il solo scopo di accertare la colpevolezza dell'accusato, e di somministrare pene pecuniarie.



    Art. 2.4.5 - Processo per Disobbedienza Grave e Diserzione


Il processo istruito dalle autorità civili per i casi di Disobbedienza Grave e Diserzione ha lo scopo di accertare la colpevolezza dell'accusato e di somministrare le pene ritenute adeguate, secondo anche quanto suggerito dal Capitano, che verrà ascoltato quale parte in causa.
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CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA Empty Re: CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA

Mar Dic 21, 2021 10:52 am
3 - DELLE ISTITUZIONI DUCALI - STATUTI E REGOLAMENTI


Sez. 1- Pubbliche Istituzioni



    3.1.1 - Statuto dei Rappresentanti Diplomatici del Ducato di Modena




      1. Principi e la Forma


      La Rappresentanza Diplomatica è l’istituto per mezzo del quale il Ducato mantiene le relazioni diplomatiche con gli altri Stati, con altre Istituzioni e con l’Impero stesso. L’attività di tale istituto si concretizza attraverso la stipula di trattati, concordati o di altri tipi di accordo.

      a) Il compito della Rappresentanza Diplomatica Modenese è di perseguire il bene del Ducato e del popolo stesso. Ogni trattato concordato o altro tipo di accordo che violi tale principio è da ritenersi nullo.

      b) Ogni trattato concordato o altro tipo di accordo, viene discusso e redatto dal Gran Ciambellano e dai Consiglieri nelle sale del Consiglio, controfirmato dai contraenti e pubblicato in pubblica piazza per essere reso noto alla popolazione.

      c) I trattati, i concordati o gli altri tipi di accordo sottoscritti dal Ducato di Modena sono soggetti al Corpus Iuris del Ducato di Modena e pertanto qualsiasi parte che violi le leggi contenute in esso sarà considerata nulla.

      d) La sede delle Ambasciate Modenesi sono il Palazzo Ducale e la Camera diplomatica. In quelle sedi il Gran Ciambellano si coordina con gli ambasciatori.


      2. Figure Diplomatiche

      I rappresentanti diplomatici del Ducato di Modena sono individuati nelle seguenti figure a cui spettano compiti e responsabilità specifiche:

      - Duca
      - Gran Ciambellano
      - Portavoce
      - Ciambellano Anziano
      - Ambasciatore


      a) Il Duca


      a.1) Il Duca è a capo dell’attività diplomatica. Egli ha pieni poteri all’interno del Palazzo ducale di Modena e all’interno della Camera Diplomatica, sedi della diplomazia. Il Duca decide gli obbiettivi della politica estera in accordo con il Consiglio, indicandoli per il perfezionamento al Gran Ciambellano.

      Egli può richiedere in ogni momento delucidazioni al Gran Ciambellano su ogni questione internazionale.

      a.2) Il Duca ha il potere di sospendere o annullare, ogni trattato, concordato o altro tipo di accordo in vigore nel caso in cui l’ottemperanza a tale atto sia dannosa per il Ducato o per una delle sue realtà.

      b) Il Gran Ciambellano

      b.1) Il Gran Ciambellano è nominato direttamente dal Duca, o tra gli undici Consiglieri o tramite bando pubblico esposto in piazza ducale, della durata di cinque giorni. In caso di bando, è scelto preferibilmente tra:

      - Ambasciatori del Ducato di Modena e/o Imperiali da almeno 4 mesi
      - Ex Gran Ciambellani del Ducato di Modena
      - Ex Duchi/Duchesse di Modena

      tutti coloro cioè con comprovata esperienza diplomatica, pregressa e/o attuale.

      L’incarico ha termine dopo 2 mesi dalla nomina, con la possibilità di venire riconfermato dal nuovo Duca.
      Nello spazio di tempo che intercorre tra la fine del mandato e l’insediamento del nuovo Gran Ciambellano, il Gran Ciambellano uscente assumerà il ruolo di Ciambellano Anziano gestendo l’ordinaria amministrazione delle Ambasciate.

      Potrà essere scelto tra gli undici Consiglieri Ducali o potrà essere selezionato tramite bando esposto nella piazza Ducale.
      Nel caso in cui durante l'apertura del bando non ci fossero candidati disponibili entro 10 giorni (dopo un rinnovo), o il candidato non dovesse essere ritenuto idoneo, il Duca avrà la facoltà di poter rigettare la candidatura, assumendo l'incarico fino al termine del suo mandato.

      Il Gran Ciambellano, se esterno al Consiglio, è tenuto a prestare giuramento in pubblica piazza giurando totale fedeltà al Ducato e al Duca (vedi allegato), entro 3 giorni dalla sua nomina.

      b.2) Il Gran Ciambellano è a capo del Corpo diplomatico del Ducato ed è tenuto, ad attuare la politica estera stabilita dal Duca e dal Consiglio. Egli coordina e controlla l’attività degli Ambasciatori, ha il compito di rappresentare il Consiglio nell’espletamento delle sue funzioni, siede con il Duca ai tavoli internazionali e presenzia presso le Ambasciate Estere.

      b.3) Il Gran Ciambellano ha il compito di riferire al Duca e nel caso in cui sia esterno dal consiglio al Portavoce ogni informazione diplomatica in suo possesso con regolarità che saranno riportate all'attenzione di tutto il consiglio Ducale dal Portavoce o da lui stesso se eletto tra gli undici Consiglieri, nell’apposito Ufficio presente nelle Sale del Consiglio.

      b.4) Il Gran Ciambellano ha il compito di fornire una adeguata sistemazione ai rappresentanti stranieri che giungano a Palazzo Ducale o nella Camera Diplomatica. Inoltre è suo compito coordinare i rappresentanti diplomatici affinché svolgano al meglio le loro funzioni.

      b.5) Il Gran Ciambellano ha il compito di mantenere corretta e aggiornata in pubblica piazza la lista dei rappresentati diplomatici del Ducato in modo che ogni cittadino abbia modo di conoscere il referente a cui fare riferimento nel caso ne abbia necessità. Tra i compiti del Gran Ciambellano rientra anche la stesura di due diverse tipologie di documenti:

      -un "documento diplomatico complessivo" da affiggere in pubblica piazza a cadenza Mensile. In tale documento verranno raccolte le informazioni principali circa le varie Ambasciate, il tutto con l'aiuto degli Ambasciatori;

      -una relazione conclusiva di fine mandato in cui il Gran Ciambellano espone il lavoro portato avanti nelle rispettive sedi diplomatiche, riassumendo quanto fatto. Tale relazione verrà affissa in pubblica piazza per informare la popolazione tutta.

      b.6) Il Gran Ciambellano non potrà ricoprire nello stesso tempo altra carica diplomatica sia essa Imperiale o Ecclesiastica.
      Qualora fosse Ambasciatore del Ducato di Modena, avrà la facoltà di scegliere se continuare a gestire l'Ambasciata a lui affidata, o affidarla temporaneamente ad un altro Ambasciatore per la durata del suo mandato.

      Se il Duca riscontra gravi mancanze nel comportamento del Gran Ciambellano, può revocare l’incarico assegnato conferendolo ad altra persona pro tempore scelta tra gli undici Consiglieri, o di sua fiducia nel caso in cui sia in attesa del nuovo bando e dei candidati.
      In alternativa potrà decidere di svolgere lui stesso tale incarico fino alla fine del mandato, se non ci fossero persone disponibili o idonee.


      Allegato: Il Giuramento per Gran Ciambellano;

      (Data del Giuramento)

      Io, (nome e cognome), Gran Ciambellano del Ducato di Modena per volere del Consiglio attualmente in carica, mi impegno a svolgere il mio incarico nell'interesse delle istituzioni e del Ducato tutto, anteponendo gli interessi di Modena a quelli personali, nel rispetto dello Statuto dei Rappresentanti Diplomatici.

      Giuro solennemente di rispettare le leggi del Ducato così come sono riportate nel CLM, i trattati internazionali con i quali il Ducato di Modena si è impegnato o si impegnerà.

      In fede,

      (firma)


      c) Il Portavoce


      c.1) Il Portavoce avrà accesso al palazzo Ducale e si occuperà di fare da ponte tra il Gran Ciambellano se esterno e il Consiglio Ducale, portando all'attenzione del consiglio nell'apposito ufficio i trattati da votare e qualsiasi informazione inerente alla Diplomazia.

      c.2)Il Portavoce nel Palazzo Ducale avrà una sala a lui dedicata in cui ricevere le informazioni e le copie dei trattati da riportare in consiglio. Egli non avrà accesso alle discussioni o agli uffici degli ambasciatori e il suo potere sarà limitato nell'informare il consiglio ducale su richiesta specifica del Duca o del Gran Ciambellano in carica.

      d) Il Ciambellano Anziano

      d.1) Il Ciambellano Anziano è il Gran Ciambellano uscente o il Duca uscente nel caso questi abbia provveduto a rappresentare il Ducato di Modena come rappresentante diplomatico.

      Rimane in carica sino alla data di nomina del suo successore sia esso il nuovo Gran Ciambellano o il Duca entrante facente funzioni di Gran Ciambellano.

      d.2) Il Ciambellano Anziano è il garante della continuità della diplomazia del Ducato di Modena e provvede all’ordinaria amministrazione del Palazzo Ducale e della Camera Diplomatica.

      e) L’ Ambasciatore

      e.1) L’Ambasciatore è nominato dal Gran Ciambellano dopo essere stato selezionato attraverso un bando pubblico ed aver ricevuto il nulla osta da parte del Consiglio e dal Duca in carica.

      Il mandato di Ambasciatore non ha durata fissa ma in caso di comportamenti lesivi per il Ducato di Modena nell’esercizio della sua attività, l’Ambasciatore può essere sollevato dall’incarico su proposta motivata del Gran Ciambellano al Duca ed al Consiglio, o per motivi di carattere giudiziale.


      e.2) Un cittadino può chiedere di divenire Ambasciatore candidandosi al bando esposto in nella piazza pubblica del Ducato (Taverna Ducale) se in possesso dei sottonotati requisiti:

      - Non essere colpito da condanne per qualsivoglia reato visibili presso il Tribunale del Ducato;

      - Essere residente nel Ducato di Modena.

      e.3) L’Ambasciatore, giurando di rispettare le Leggi di Modena e le sue Istituzioni e impegnandosi ad essere la voce del Ducato di Modena presso le sedi diplomatiche delle province che gli verranno assegnate, si assume l’onere di espletare i seguenti compiti:

      - conoscere la situazione politica interna e esterna, legata al territorio di riferimento, ed informare il Gran Ciambellano, tempestivamente, di qualsiasi cambiamento;

      - mantenere rapporti diplomatici con l’Ambasciatore estero di riferimento, aggiornandolo a sua volta attraverso i comunicati emessi dal Ducato di Modena;

      - mantenere il segreto; non potranno quindi rendere pubblici le conversazioni tenute presso Palazzo Ducale e presso la Camera Diplomatica, salvo non siano stati preventivamente autorizzati formalmente dal Gran Ciambellano o dal Duca stesso;

      - mantenere un comportamento discreto evitando di intervenire pubblicamente sui temi di politica estera se non a seguito di accordi, formalizzati ufficialmente, con il Gran Ciambellano o con il Duca;

      - comunicare tutte le informazioni di cui vengono in possesso tramite il loro incarico al Gran Ciambellano, che le riferirà in Consiglio, fornendo ogni supporto utile al fine di agevolare l’interscambio diplomatico;


      Gli Ambasciatori che contravvengano ai loro compiti potranno essere sottoposti a processo per Tradimento

      Nel caso in cui un Ambasciatore venga sottoposto a processo verrà sollevato dalle sue funzioni fino a sentenza definitiva. In caso di condanna, il Duca e il Gran Ciambellano valuteranno il licenziamento o il possibile reintegro dell'Ambasciatore nell'organico della Rappresentanza Diplomatica.

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    3.1.2 - Regolamento della Prefettura del Ducato di Modena


      1. Composizione della Prefettura

      La Sala Prefettizia è gestita interamente dal Prefetto che agisce in nome di Sua Eccellenza il Duca di Modena, riportandone direttive e ordini.

      Ad essa hanno accesso anche il Giudice ed Pubblico Ministero per i doveri inerenti il proprio ufficio.

      All’interno di essa il Prefetto coordina le attività giornaliere poste in essere dai Viceprefetti locali presenti nelle varie città e mantiene i rapporti con l’Esercito coordinandosi con Capitano e Sergente.

      E’ presente altresì un ufficio distaccato della Prefettura presso le sale della Dogana e della Marina Modenese,per coordinare e gestire gli attracchi delle navi ed i permessi di transito su territorio modenese.

      In ogni Piazza Municipale (Taverna del municipio),e nei Consigli Municipali, deve essere presente un ufficio del VicePrefetto cittadino che dovrà essere degnamente segnalato (siglato Importante). .


      2. Della gerarchia e dei compiti


      2.1.Prefetto:

      A lui spetta il compito di verificare l’osservanza ed il rispetto delle leggi Ducali in essere e presenti nel Corpo Legislativo di Modena o di Ordinanze in vigore nelle varie città oltre che decreti Ducali in essere,nonché il costante monitoraggio degli ingressi via terra e via mare attraverso i confini Ducali ed è responsabile diretto delle difese del Castello presente nella Capitale Modena mediante le assunzioni e l’utilizzo dei Gendarmi di Modena. In sua rappresentanza nelle varie città agiscono i Viceprefetti cittadini.
      E’ nominato direttamente dal Duca tra i membri del consiglio Ducale

      2.2 VicePrefetto Cittadino

      Viene nominato dal Consiglio di Modena, che potrà scegliere tra i candidati al bando pubblico. Il Sindaco in carica della città interessata al bando può avvalersi della possibilità di fornire un suo candidato.
      Al VicePrefetto sono demandati tutti i compiti di controllo cittadino, più precisamente:

      - controllo di accessi e partenze, recuperando gli avvistamenti giornalieri della milizia assunta presso il Municipio o di quella Volontaria e utilizzando propri informatori per la verifica di quanto riportato, rendicontando tutto negli appositi uffici;

      - controllo delle assunzioni in Municipio, in caso di ordinanza municipale o legge ducale;
      - controllo del mercato, nel caso dovessero esserci delle violazioni come previsto (dall'Art. 2.1.0 - Della Frode, della Speculazione e della Manipolazione dell’economia)
      - coordinamento delle difese locali qualora richiesto dal Prefetto.

      Oltre a questi compiti istituzionali, il VicePrefetto cittadino è tenuto ad assolvere anche ad altri eventuali compiti aggiuntivi affidatigli dal Prefetto, mantenendo sempre la segretezza del suo ruolo e il rispetto dell’istituzione stessa.

      Per qualsiasi problema, il VicePrefetto cittadino deve far riferimento al Prefetto del Ducato e rispondere delle proprie azioni direttamente a lui e al Consiglio Ducale.
      Nel caso il Viceprefetto debba assentarsi, deve darne preventiva comunicazione al Prefetto ed ottenere la sua autorizzazione,
      Possono essere richiesti massimo 15 giorni di permesso in tutto il mandato e dovrà inoltre nominare un assistente che garantirà al suo posto presenza in città per espletare i controlli in sua vece.
      Il Prefetto si riserva il diritto di valutare la richiesta e rifiutare o concedere ulteriori giorni di permesso.


      3.Accessi alla Prefettura

      Gli accessi vengono concessi solo a coloro che svolgono la loro attività in quelle Sale.
      Oltre al Prefetto, parteciperanno alle discussioni anche tutti i VP
      La segretezza delle direttive e delle decisioni riportate in quelle Sale è alla base della sicurezza Ducale.
      Gli Assistenti VicePrefetto avranno accesso alla Camera Prefettizia, ma avranno la possibilità di intervenire direttamente nelle discussioni esclusivamente quando stiano effettivamente sostituendo il VicePrefetto Cittadino.
      Il Duca, in piena autonomia, potrà decidere se concedere l’accesso anche agli altri Consiglieri Ducali regolarmente eletti dal popolo.

      4. Bandi, selezioni e durata degli incarichi.

      I VicePrefetti verranno selezionati tramite bando pubblico aperto a tutti i residenti della città. Per tale bando il Sindaco potrà indicare almeno un nominativo e sarà tenuto ad assicurarsi di pubblicizzare il bando nella sua città. Nel caso non vi siano candidati residenti della città per cui si cerca un nuovo Vice-Prefetto, si procederà a un nuovo bando aperto a tutti i cittadini del Ducato di Modena.

      Al termine del bando, della durata di 72 ore, rinnovabile, i candidati passeranno poi al vaglio del Prefetto e del Consiglio Ducale tutto in seduta comune, che decideranno a chi affidare tale ufficio.

      Il bando dovrà richiedere i seguenti requisiti (validi anche per i nominativi presentati dal Sindaco):

      - Assenza di processi in corso o di condanne visibili presso il Tribunale di Modena;
      - Non essere presenti nella Lista Nemici Modenese e/o in quella Imperiale;
      - Disponibilità di tempo durante la giornata per controllare il mercato;
      - Residenza nella città dove si richiede di fare il Viceprefetto in occasione del primo bando;
      - Residenza nel Ducato di Modena e obbligo di presenza fisica nella città dove si richiede di fare il Viceprefetto, per tutta la durata dell'incarico.
      In seguito alla prima proroga, nel caso in cui alla scadenza del bando non ci fossero candidati,non sarà necessaria la residenza, ma solo trovarsi fisicamente nella città in questione;
      - Serietà e costanza.
      - Buona conoscenza delle leggi del Ducato.
      - Padronanza dei mezzi d'informazione.
      - Rendicontare giornalmente arrivi e partenze (preferibilmente entro le ore 15)

      4.2 Selezione Assistente VP

      La nomina dell'Assistente spetta al VP Cittadino, il quale dovrà seguire alcuni semplici criteri. L’Assistente dovrà risiedere stabilmente nella città per la quale intende operare, non avere processi in corso o di condanne visibili presso il Tribunale di Modena durante la selezione e aver voglia di imparare e mettersi a disposizione del Ducato.
      Il Prefetto, conferma la nomina e la applica, informando il Duca.
      Il Duca potrà revocargli la nomina in qualsiasi momento se considerato inadempiente.


      4.3 Rinunzia, scadenza e revoca dell'incarico

      La durata dell'incarico di VicePrefetto sarà di sessanta giorni, ma potrà terminare anche prima per sue dimissioni o per volontà del Consiglio.
      Alla scadenza del mandato, nulla vieta al Viceprefetto uscente di ripresentare la propria candidatura.
      In caso di assenza senza preavviso o di grave inadempienza, dopo 3 (tre) richiami da parte del Prefetto, il Consiglio avrà la facoltà di sollevarlo dal suo incarico e richiedere l'apertura di un procedimento penale a suo carico.

      In questo caso, la revoca dell'incarico deve essere votata favorevolmente dal Consiglio con una maggioranza di 2/3 e motivata.
      Si riconosce al Duca il potere di revocare l'incarico per direttissima.
      In seguito alla sua rimozione, verrà aperto un nuovo bando.

      Capo d'imputazione: Disturbo dell'ordine pubblico

      L’Assistente VicePrefetto rimane in carica sino alle sue dimissioni o fino alla nomina del successore del VicePrefetto che lo ha nominato.

      L’Assistente VicePrefetto comunque sarà fatto permanere nella sua carica dal Prefetto nel caso si renda necessaria la sostituzione del Viceprefetto per qualsiasi motivo. Lo stesso può candidarsi in sede di bando per ricoprire la carica di Viceprefetto.


      5. Modalità di Esecuzione

      Operazioni sul mercato

      È facoltà del Sindaco affidare un mandato monetario al VicePrefetto, che lo stesso potrà preventivamente richiedere al primo cittadino, contenente denaro col quale il VP potrà monitorare il mercato cittadino effettuando degli acquisti a campione su merce ritenuta possibile oggetto di speculazione, sospetta manipolazione del mercato, e/o contravvenente ad ordinanze Municipali o Ducali in essere. Tale procedura potrà essere effettuata anche dall'assistente, in caso di assenza del VP.

      È dovere dei VicePrefetti, avvisare sempre con una missiva intitolata DENUNCIA, la persona interessata da tale atto, spiegandone specificamente il motivo di tale provvedimento.

      Operazione di controllo sui contratti di lavoro.

      Una volta accertato che vi sia un'assunzione al di sotto dello stipendio minimo imposto da Leggi o Ordinanze Municipali, il Viceprefetto contatterà il trasgressore per invitarlo a modificare l'annuncio di lavoro o, se sia stato già trovato un lavoratore, per proporgli il patteggiamento, sospendendo temporaneamente la denuncia. Nel caso di silenzio o di mancanza di volontà di patteggiare del trasgressore, il VicePrefetto procederà con regolare denuncia.


      Schema segnalazioni

      Il modello predefinito per le segnalazione è il seguente.
      Citazione:
      Numero di denuncia: <n>
      Accusato: <accusato>
      Vittima: <vittima>
      Luogo e data:
      Accusa: <capo d'accusa>
      Prove: <varie> (dove reperirle)
      Informazioni sull'accusato: <varie> (dove reperirle)

      - Le prove devono essere sempre costituite dalla testimonianza del Viceprefetto a dimostrazione dei fatti accaduti.

      6. Appendice

      - Si ricorda che la Camera Prefettizia è un luogo di discussione privato e che le discussioni ivi inserite non devono essere riportate all'esterno senza specifica autorizzazione (questa regola vale per tutti gli aventi accesso a questa sezione).

      L'inosservanza di questa norma può portare ad una denuncia per Tradimento, Alto Tradimento.

      - Si ricorda che il Vice-prefetto, scaduti i 60 giorni o subito dopo rassegnate le dimissioni dall'incarico, deve immediatamente chiudere l'eventuale mandato in suo possesso, affidatogli dal Sindaco per il controllo del mercato.
      In caso questo non avvenga, si procederà per vie legali.


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3.1.3 - Statuto della Camera Esterna del Consiglio di Modena


    Art. 1 Costituzione

    Presso la piazza del Ducato di Modena è in essere l'Ufficio del Portavoce.
    Obiettivo del Portavoce è mettere al corrente periodicamente cosa avviene all'interno del Consiglio, riportando le tematiche trattate senza mai entrare nello specifico, affinché la popolazione interessata, possa essere messa al corrente dei progressi e delle discussioni consiliari.
    Le discussioni nella loro interezza saranno poi riportate in Camera Esterna

    Art. 1 bis Camera Esterna

    Si costituisce la Camera Esterna del Ducato di Modena. Obiettivo della Camera Esterna è la pubblicazione in una sede riservata degli atti del Consiglio del Ducato affinché la popolazione interessata, munita dei requisiti di cui all’ articolo 8, possa prendere visione delle discussioni, della gestione e deliberazioni consiliari.

    Art. 2 Responsabili e Coordinatore Camera Esterna

    Responsabile della Camera Esterna è il Duca di Modena che ha tutte le funzioni per decidere e scegliere le discussioni adatte alla visione generale a suo insindacabile giudizio;

    Art. 2 bis Responsabili e Coordinatore dell'Ufficio del Portavoce

    Responsabile dell' Ufficio del Portavoce è il Portavoce che ha tutte le funzioni operatrici per decidere e scegliere le discussioni da riportare in piazza

    Art. 3 Atti oggetti di pubblicazione

    Possono essere pubblicati in Camera Esterna e comunicati dal portavoce tutti gli interventi esternati nelle sale del Consiglio Ducale, fatta eccezione per quelli relativi a:

    - tutte le discussioni inerenti la pubblica sicurezza. che riportano numeri posizioni degli eserciti e/o strategie militari

    - Politica estera, con riferimento alle discussioni preparatorie alla definizione dei trattati politico / economici e allo stato dei rapporti fra il Ducato di Modena da un lato e gli altri Ducati, la Chiesa Aristotelica e gli Ordini cavallereschi dall’altro, sempre se contengono dati ritenuti sensibili alla sicurezza o che possano inficiare la buona riuscita della trattativa

    - Le discussioni e gli interventi ritenuti riservati dallo scrivente sono passibili di obiezione da parte della maggioranza dei consiglieri, nel caso lo scrivente non intenda autorizzare comunque la pubblicazione, il Consiglio potrà provvedere a dichiarare pubblicamente, nel sommario settimanale, le cause del mancato spostamento.

    -Le discussioni riguardanti materia economica devono essere controllati e privati di dati sensibili che possano compromettere la sicurezza e la stabilità del Ducato,

    Le discussioni e gli eventuali interventi inerenti le tematiche sopracitate costituiscono “Segreto di Stato” e, come tali, devono essere secretati.
    Pur non figurando nell’elenco delle materie oggetto di “Segreto di Stato”, non è pubblicabile in Camera Esterna qualsiasi discussione conclusasi in Consiglio Ducale prima dell’approvazione della presente legge. Per facilitare la distinzione fra atti pubblicabili e atti secretati, qualsiasi discussione inerente un “Segreto di Stato” deve essere qualificata come [RISERVATO]. I Consiglieri Ducali sono tenuti ad attenersi a tale regola e il Duca è investito della responsabilità di invitare i Consiglieri inadempienti a modificare la qualifica della discussione qualora quest'ultima trattasse informazioni oggetto di “Segreto di Stato” e venisse iniziata nelle sale del Consiglio senza l’apposita dicitura.

    Art. 4 Scadenze e pubblicazione

    La pubblicazione dei dati inerenti alla gestione del Ducato avrà la seguente scadenza

    - Miniere : quotidianamente
    -Report finanziario e gestione animali: settimanalmente

    gestiti direttamente dai consiglieri in carica
    il Duca ha la supervisione totale sulle pubblicazioni e il potere di decidere se segretare o meno dati sensibili per l'economia o la sicurezza nazionale.[/spoiler]
    Art. 5 Regolamento della Camera Esterna

    La Camera Esterna è un luogo di sola lettura, a coloro che vi accedono non è dato rilasciare alcun commento sugli atti pubblicati.
    Al visitatore è consentito discutere pubblicamente di ciò che è pubblicato in Camera Esterna in una discussione ad hoc senza però poter riportare stralci delle discussioni.
    I Consiglieri Ducali che volessero partecipare a tali discussioni dovranno attenersi alle modalità prescritte dall’art. 3,

    Art. 5 bis Regolamento dell' Ufficio del Portavoce

    L' Ufficio del Portavoce in piazza è un luogo di sola lettura, a coloro che vi accedono non è dato rilasciare alcun commento sugli atti pubblicati.
    Al visitatore è consentito discutere nella pubblica piazza sugli argomenti aprendo degli appositi luoghi di discussione.

    Art. 6 Contestazioni

    Il Consiglio Ducale ha facoltà di sovvertire a maggioranza assoluta dei suoi membri (7 consiglieri su 12) le decisioni del Portavoce. La contestazione deve avvenire entro e non oltre 24 ore prima dalla data di pubblicazione. In questo lasso di tempo un Consigliere può chiedere di annullare il provvedimento del Portavoce tutto o in parte e, dopo aver spiegato compiutamente le sue ragioni, rimettere questa decisione ad un voto palese del Consiglio Ducale.
    Se la richiesta è nei termini previsti la pubblicazione in Piazza Ducale della parte contestata è sospesa fino alla comunicazione degli esiti del voto. Qualora la mozione del Consigliere raggiunga la maggioranza richiesta, la contestazione si considera approvata e il provvedimento del Portavoce deve essere ritirato o corretto.

    Art. 7 Sanzioni

    L'infrazione di questo Regolamento agli articoli 3-4-5, prefigurando la divulgazione dolosa da parte di un Consigliere di informazioni di capitale importanza per l'esistenza del Ducato, costituisce reato di Alto Tradimento.

    Art. 8 Accesso alla Camera Esterna


    La richiesta per accedere alla "Camera Esterna" deve essere depositata nell'apposita bacheca in Piazza Ducale indicando:


    -Nome:
    -Città di residenza:
    -Status sociale ( Coltivatore, allevatore, bottegaio, etc...):


    Hanno diritto di accesso i cittadini che:

    - Abbiano il diritto di voto
    - Siano residenti del Ducato di Modena

    A ciò possono essere date deroghe solo ed esclusivamente dal Duca in carica.
    L'accesso alla camera Esterna decade quando non sono più rispettate le condizioni o, per qualsivoglia altro motivo, su decisione del Duca in carica.


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3.1.4 – Lettere di Credito



    La lettera di credito è un servizio offerto dal Ducato di Modena tramite i Ministri Economici riguardante il trasferimento di merci e ducati privati e municipali tra due città diverse del territorio Ducale.

    Il Servizio è suddiviso in tre categorie, ognuna con modalità di richiesta e tassazione differente. Esse sono:

    1° Categoria: Compravendite tra due soggetti privati.

    2° Categoria:
    - Trasferimento (spostamento) di merci e ducati tra due soggetti privati
    - Servizio di Custodia di merci e ducati per permettere ad un viaggiatore di muoversi in sicurezza all'interno del territorio ducale.

    3° Categoria: Compravendite riguardanti i municipi.


    1) Delle Compravendite

    Il Ducato offre la possibilità di effettuare compravendite tra due soggetti che si trovano in due diverse città del Ducato.

    La richiesta di Lettera di Credito andrà presentata da uno dei due contraenti nell'apposito spazio dedicato presso la Piazza Ducale: una volta presentato il modulo di richiesta sarà sufficiente attendere la presa in carico da parte di un Ministro economico cui spedire la lista dettagliata degli oggetti riguardanti la compravendita.

    Nella richiesta devono essere specificati
    - Nome del venditore e del compratore
    - Tipologia delle merci e relativo ingombro e/o costo
    - Importo della tassa e relativo metodo di pagamento

    Citazione:
    Modulo di Richiesta

    Nome del Venditore e città:
    Nome del Compratore e città:
    Tipologia di merci: (Categoria a, b, c, d)
    Ingombro e Costi: (Ingombro diviso per categorie o costi nel caso della categoria d)
    Tasse e Metodo di pagamento: Importo delle tasse (che andrà confermato da un ministro) e metodo di pagamento (mandato, donazione ecc)



    Il costo del servizio viene calcolato secondo la seguente classificazione delle merci

    a)Prodotti provenienti dai campi, dagli allevamenti o risorse cittadine e semplici: il costo è pari all' 1,5% dell' ingombro

    b)Prodotti delle botteghe o dei medici: il costo è apri all' 2,5% dell'ingombro

    c)Risorse minerarie: il costo è pari al 3% dell'ingombro

    d)Altro: il costo è pari al 4% del valore monetario di vendita


    La tassa non potrà mai essere inferiore alle cifre proposte nello schema sottostante e dovrà essere versata anticipatamente all'emissione dei mandati

    Citazione:
    Categoria A tassa 1,5%: tassa minima 3 ducati
    Categoria B tassa 2,5%: tassa minima 4 ducati
    Categoria C tassa 3%: tassa minima 7 ducati
    Categoria D tassa 4%: tassa minima 15 ducati


    Nel caso in cui il mandato contenesse più di una tipologia di merci, verrà applicata unicamente la tassa maggiore.

    2) Della Custodia delle merci per viaggiare in sicurezza e dello spostamento di Merci tra due persone.

    Il Ducato offre anche la possibilità al singolo viaggiatore, di trasferire merce o ducati fra due città all'interno del Ducato, affinché possa viaggiare più leggero ed in maggior sicurezza.

    Le merci e/o i ducati da trasferire devono essere ritirati e consegnati alla stessa persona.

    Il Ducato offre la possibilità di spostare merce o ducati, fra due soggetti che siano entrambi presenti nel Ducato di Modena.


    Il costo del servizio per entrambe le modalità è dato dal valore di ingombro, se si trasferiscono merci; nel caso siano trasferiti ducati, il costo della provvigione sarà pari al 5% del valore trasferito.

    Riepilogo costi per le merci:

    Fino a 500 di ingombro il costo del servizio sarà di 25 ducati
    Per ingombri superiori a 500 e fino a 1500, sarà 30 ducati
    Per ingombri che superano i 1500 e fino a 3000 il costo sarà di 40 ducati

    A partire da ingombri superiori a 3000, il costo sarà calcolato in percentuale.
    La tariffa sarà pari a 40 ducati + 12% dell'ingombro eccedente i 3000.*

    NOTA ESPLICATIVA attraverso 5 esempi

    Per 3250 ingombro il costo sarà pari a 40 ducati + 12% di 250 = 70 ducati
    Per 4150 ingombro il costo sarà pari a 40 ducati +12% di 1150 = 178 ducati
    Per 9500 ingombro il costo sarà pari a 40 ducati +12% di 6500 = 820 ducati
    Per 12520 ingombro il costo sarà 40 ducati + 12% di 9250 = 1150 ducati
    Per 19600 ingombro il costo sarà 40 ducati + 12% di 16600 = 2032 ducati

    Nel caso in cui si vogliano trasferire o custodire sia merci sia ducati, sarà applicata solo la tassa maggiore tra le due, ovvero se il 5% dei ducati spostati sarà superiore alla tassa di ingombro si applicherà quella è viceversa

    Negli scambi fra due persone le tasse del prodotto verranno applicate una volta sola e i prezzi dovranno essere consoni al bene trasportato.
    Il costo del servizio andrà pagato in anticipo tramite donazione al ducato, mentre le tasse saranno pagate durante gli scambi al mercato.

    Per richiedere il servizio basta mandare una missiva al TM o lo Sceriffo.

    3) Dell'uso del servizio per i municipi

    La lettera di credito potrà anche essere richiesta dai Municipi che avessero intenzione di commerciare con persone, Ducati o Repubbliche estere e quindi necessitassero di spostare merci da una parte all'altra del Ducato.
    In questi casi:
    - il municipio, se il prezzo di vendita fosse uguale o più basso del prezzo di listino d'acquisto del Ducato, offrirà tali prodotti prima al TM, che non potrà impedire il commercio ma solo acquistare lui la merce se il Ducato ne necessitasse. Nel caso in cui il Municipio offerente si rifiutasse di vendere al TM, gli verrà preclusa l'opportunità di usufruire del servizio della lettera di credito;
    - il costo della lettera di credito sarà pari al 50% del valore normale;
    - tale provvigione andrà interamente al Ducato se lo scambio avverrà fra Municipio offerente e la delegazione estera all'interno dei confini ducali, o sarà suddivisa fra il Ducato e il Municipio ricevente che prenderà in carico il commercio da concludersi presso altri Ducati/Repubbliche.
    La provvigione che verrà eventualmente riconosciuta al Municipio ricevente coprirà solo il servizio di scambio.
    Eventuali costi di trasporto saranno da conteggiare a parte in accordo fra i due Municipi e saranno a carico dell'offerente.

    Per tutti e tre i servizi si seguiranno i seguenti regolamenti e sanzioni:

    Il Ducato si riserva il diritto di non concedere il servizio, motivando tale scelta.

    I mandati assegnati andranno chiusi nel più breve tempo possibile, e comunque entro una settimana dall'assegnazione; oltre tale periodo il Ducato offre la possibilità di prolungare il servizio di un'altra settimana ad un costo di 5 ducati.

    I mandati verranno assegnati solo a personaggi regolarmente censiti al mattino presso una delle città del Ducato, e non inseriti nelle Liste Nere o ai Nemici del Ducato e/o dell'Impero.

    Il mancato rispetto di tale disposizioni può comportare la denuncia presso il Tribunale del Ducato di Modena, come reato grave.
    Capo di imputazione: Frode

    Al richiedente della Lettera di Credito spetterà rimborsare il Ducato delle perdite qualora il ricevente del mandato si dovesse appropriare del suo contenuto o di parte di esso, senza rispettare gli accordi di scambio.

    Al richiedente della Lettera di Credito spetterà rimborsare il Ducato delle perdite qualora, durante lo spostamento delle merci, verranno persi beni di proprietà Ducali.

    Chi si approprierà indebitamente del contenuto del mandato verrà denunciato in base all'articolo "2.3.0 - Del furto e del brigantaggio"


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3.1.5 - Dei doveri dei sindaci


    Il Sindaco si occupa della gestione amministrativa , contabile e difensiva della propria città

    Si preoccuperà di presentare un resoconto al primo e all'ultimo giorno di mandato e a cadenza settimanale alle autorità del Ducato indicando:

    - valore di cassa della tesoreria municipale
    - mandati in essere
    - gli ordini di vendita presso il mercato cittadino
    - inventario del magazzino municipale
    - inventario della taverna municipale
    - ricavi settimanali dalla taverna municipale
    - numero di miliziani assunti


    I Sindaci della città di Mantua provvederanno alla rendicontazione giornaliera, come da Regolamento, dell'uso e dello stato delle asce in carico al Municipio.

    Le informazioni non potranno essere divulgate al di fuori della Camera dei Sindaci o del Consiglio Municipale nel caso in cui venisse postato un eventuale resoconto similare.

    Su richiesta del Duca, o di un Consigliere da questi incaricato, il sindaco riferisce in ordine alla situazione della difesa della città comunicando, compatibilmente con le informazioni in suo possesso , la situazione dei corpi volontari di difesa (numero di partecipanti alle ronde quotidiane).

    Il sindaco provvede affinché tutti gli importi a qualunque titolo percepiti dal municipio in nome e per conto del Ducato vengano versati nelle casse di quest'ultimo entro il termine di giorni 5 dall'incasso.

    In caso di mancanza verso uno di questi doveri il sindaco mancante sarà sottoposto ad iter conoscitivo cosi disposto:

    a) Il Sindaco mancante verrà una prima volta richiamato dai Ministri Economici chiedendo lumi sull’accaduto;

    b) Se questi non risponde prontamente a tale richiamo riceverà un secondo richiamo con preavviso di denuncia;

    c) Se anche il secondo tentativo darà esito negativo i Ministri avviseranno il Duca che provvederà a contattare e denunciare il sindaco mancante.

    d) In caso di esito negativo il Duca chiederà al Consiglio di decretarne la destituzione con voto di maggioranza per tutelare gli interessi della città
    e per riportare il Municipio a nuove elezioni.


    Il sindaco conferirà, entro e non oltre le 24 ore dalla richiesta con il Duca e i Ministri Economici ogni volta che ne fanno richiesta.


    Il Sindaco mancante ad una delle attività di cui sopra potrà essere denunciato per violazione alla presente legge con Capo di Imputazione: Disturbo all’Ordine Pubblico.

    La mancanza alle proprie attività da parte di un Sindaco è un reato grave.


    Il Sindaco che divulga i dati comunicati in Camera dei Sindaci o in Consiglio comunale sarà accusato di Tradimento.

    Capo d'imputazione: Tradimento

    La presente legge, in deroga a quanto previsto dalla Legge 1.1.7 - Della Votazione delle Leggi, richiede per essere modificata il voto favorevole dei 2/3 dei Membri del Consiglio.

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3.1.6 - Dei porti, delle Navi e dei loro utilizzi

      Art. 1 - Le figure amministrative del Porto

      Le figure amministrative di un Porto nel Ducato di Modena sono:

      Il Consiglio Ducale tramite il Ministro delle Miniere da cui dipende la figura del Capo Porto;

      Il Capo Porto nominato dal Consiglio del Ducato di Modena nelle città dove sia possibile la costruzione di un porto, Massa e Mantua.Il Capo Porto è un funzionario del Ducato alle dipendenze del Duca e del Ministro delle Miniere e ogni sua azione riveste carattere e responsabilità derivanti.

      Il Vice Capo Porto

      Il Vice Capo Porto è una figura scelta dal Capo porto su benestare del consiglio Ducale, egli ha come compito di sostituire il Capo Porto qualora quest'ultimo sia impossibilitato a svolgere le sue mansioni per un periodo breve.

      Art.2 - Nomina del Capo Porto

      Viene nominato dal Consiglio Ducale tra i candidati segnalati nell ’apposito bando predisposto dal Ministro delle Miniere e affisso nella Bacheca Ducale

      Il mandato del Capo Porto dura 60 giorni e per tale durata si impegna a non lasciare la città portuale di sua competenza. Può dimettersi dal suo compito con un preavviso di 3 giorni.

      In casi di emergenza dove sia il Capo porto sia il suo Vice non siano disponibili il Duca può ordinare al MdMGO di nominare un Capo Porto pro tempore che resterà in carica sino al termine della crisi e procedere all'insediamento del legittimo Capo porto.

      L'MdMGO può richiedere, al Consiglio di Modena, rimozioni temporanee del Capoporto in carica, al fine di consentire ad un incaricato facente funzioni di Ispettore Portuale di subentrare allo stesso con l'incarico di verificare lo stato dei lavori, lo stato delle banchine, la corrispondenza dei magazzini con quanto comunicato dal Capoporto o provvedere alla consegna diretta di navi commissionate.

      Possono essere impiegate nell'ispezione le seguenti figure:

      - MdMGO stesso se residente e presente nella città che ospita il porto oggetto del controllo

      - Consigliere senza carica se residente o presente nella città che ospita il porto oggetto di controllo;

      - Consigliere con carica se residente o presente nella città che ospita il porto oggetto di controllo;

      - Sindaco della città ospitante il Porto;

      - Il Viceprefetto della città ospitante il Porto.

      Gli esiti di tale ispezione verrano poi confrontati con quanto comunicato dal Capoporto al fine di valutarne l'operato durante i relativi lavori.

      Art.2.1 - Nomina del Vice Capo Porto

      Viene scelto come persona di fiducia dal Capo porto in carica che dovrà portare la richiesta al Consiglio Ducale, la persona scelta dovrà essere residente nella città dove e posizionato il porto.

      Il mandato del Vice Capo Porto dura dalla sua nomina fino allo scadere del mandato del Capo Porto che lo ha scelto e per tale durata si impegna a non lasciare la città portuale di sua competenza. Può dimettersi dal suo compito con un preavviso di 3 giorni.


      Art.3 - Compiti

      a) Il Capo Porto rendiconterà quotidianamente in Camera della Marina,circa la situazione del porto di sua competenza. Nel caso tale rendicontazione non venga effettuata il Ministro delle Miniere provvederà ad un richiamo ufficiale, dopo il secondo richiamo il Capo Porto verrà destituito dall'incarico.
      b) Il Capo Porto è il responsabile preposto alla riscossione delle tasse di ormeggio, di costruzione e riparazione delle navi nonchè ad ogni altra incombenza demandata dal Ministro delle Miniere o da eventuali leggi specifiche.
      c) Il Capo Porto è responsabile della denuncia alle autorità del Ducato dei capitani inadempienti.
      d) Il Capo Porto è responsabile del suo buon ampliamento, funzionamento e della sicurezza derivante dall'attracco di navi . A tal fine esso collabora con la Prefettura ed eventualmente con il Capitano prima di concedere un permesso di attracco.
      Lo stesso per le concessioni dell’attracco dovrà attenersi al protocollo previsto dal punto 6
      e) Il Capo Porto deve collaborare con la Marina Militare Modenese anche presso l'apposito ufficio ubicato presso la sede della Marina Militare Modenese, per la gestione in Porto delle navi di responsabilità della MMM (assicurare un posto in banchina sempre libero per il rientro, inserimento ed uscita dalla banchina di carenaggio), per segnalare eventuali vedette sospette o su richiesta dell'Ammiraglio.
      In caso di allerta in mare, deve eseguire le direttive dell'Ammiraglio, previa autorizzazione del Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere e/o del Duca.

      Tutti questi compiti saranno affidati al Vice Capo porto in caso di sostituzione del Capo porto in carica

      Art.4 - Autorizzazione alla costruzione delle navi

      La costruzione di navi, siano esse commerciali o da guerra, è vagliata di volta in volta dal Consiglio Ducale che ne approverà o meno la costruzione tramite votazione a maggioranza.

      Il Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere ( MdMGO ), o lo Sceriffo nel caso questi mancasse, di concerto con il Ministro del Commercio ( TM ), si occuperà del disbrigo delle relative pratiche e delle attività necessarie alla costruzione delle stesse

      Art.5 - Protocollo costruzione e riparazione navi

      Il Capo Porto sarà il referente per i cittadini che abbiano intenzione di costruire o far riparare una nave.

      Il Capo Porto dovrà riportare ogni richiesta nell’apposita bacheca in Camera della Marina Modenese e attendere le autorizzazioni necessarie per procedere con i lavori accordandosi con il Ministro delle Miniere sul numero di persone da assumere.



      Contratto di licenza per la costruzione di navi private. (escluse le caracche da guerra)

      Modena, xx/xx/xxxx

      Il Consiglio del Ducato di Modena, esaminata la richiesta di messer/madama [nome] relativa alla costruzione di una propria nave [tipo di nave], che verrà varata con il seguente nome [nome nave] presso il porto della città di [nome]

      vagliate tutte le credenziali e considerate le disponibilità economiche del richiedente

      AUTORIZZA tale costruzione alle seguenti condizioni:

      - pagamento anticipato di [tot] ducati da versare nelle Casse Ducali
      - vendita al Ducato dei seguenti materiali, elencare materiali, quantità e prezzo: (solo se contemplato il passaggio di materiale)

      CLAUSOLE CONTRATTUALI:
      - il Ducato comunicherà alla Provincia di residenza dell'armatore, qualora si tratti di costruzione di navi da guerra, l'attività di costruzione in essere;
      - il Ducato si riserva di utilizzare qualsiasi strumento utile a tutelare i propri interessi nel caso in cui detta nave, oggetto del contratto, venisse usata per attaccare o infastidire la sovranità del Ducato di Modena o delle navi appartenenti ad esso.
      - la nave dovrà essere consegnata solo al firmatario di tale contratto che la prenderà in consegna in quanto capitano della stessa.
      - la nave non dovrà venire utilizzata contro il Ducato di Modena.

      Vi preghiamo voler controfirmare l’atto di concessione testé redatto per l’apposizione del sigillo del Ducato di Modena.

      L'acquirente
      [firma]

      Il Duca di Modena
      [firma]


      Il Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere
      [firma]

      Il capo porto della città di [nome]
      [firma]



      Contratto di licenza per la riparazione di navi private.

      Modena, xx/xx/xxxx

      Il Capoporto, esaminata la richiesta del Comandante [nome] della nave [tipo di nave e nome] relativa alla riparazione di [00] punti danno presso il porto della città di [nome]e su autorizzazione a procedere dell'MdMGO con l'avvallo del Duca,

      AUTORIZZA la riparazione della stessa alle seguenti condizioni:
      - pagamento anticipato di [tot] ducati
      - vendita al Ducato dei seguenti materiali, elencare materiali, quantità e prezzo: (solo se contemplato il passaggio di materiale)

      La nave verrà riconsegnata solo al firmatario di tale contratto e, quindi, al suo capitano.

      Vi preghiamo voler controfirmare l’atto di concessione testè redatto per l’apposizione del sigillo del Ducato di Modena.

      Il Comandante della nave
      [firma]

      Il capo porto della città di [nome]
      [firma]



      Salari di Base per l'Arsenale



      Per un operaio semplice: 18 ducati
      Per un artigiano: 22 ducati

      Prezzi delle navi



      Chiatta: 1100 ducati

      Galea genovese : 3130 ducati

      Galea genovese da combattimento per i cittadini modenesi : 6.000 ducati

      Galea genovese da combattimento per i cittadini non modenesi : 6750 ducati

      La Caracca mercantile : 10.300 ducati

      La Caracca da Guerra per cittadini modenesi : 18.000 ducati

      La Caracca da Guerra per cittadini non modenesi : 19.500 ducati

      Il richiedente dovrà effettuare il pagamento in anticipo direttamente al principato, appena ricevuta autorizzazione all'inizio dei lavori.

      I prezzi potrebbero subire variazioni a causa delle normali fluttuazioni del mercato.

      Per la costruzione di una Caracca da guerra la richiesta cambierà a seconda se il richiedente sia o meno cittadino modenese ed il consiglio vaglierà ogni richiesta con giudizio insindacabile.

      Le richieste provenienti dall'estero devono avere le seguenti referenze:
      - Se il richiedente è uno Stato estero, esso deve garantire di non usare la nave contro il Ducato di Modena o suoi alleati.

      - Se il richiedente è un privato o un ordine militare riconosciuto, il Ducato di Modena interpellerà il Reggente di riferimento dello stesso richiedente al fine di ottenere delle referenze sulla sua buona condotta, nonché relativamente alla fedina penale pulita e all'assenza di collegamenti conosciuti con gruppi criminali; solo in seguito a tali assicurazioni, il Consiglio potrà decidere di accettare la richiesta.

      - La vendita a terzi delle Caracche da guerra dovrà essere comunicato al Ducato di Modena che ne dovrà avallare la transazione.

      Le richieste provenienti da cittadini modenesi saranno anch'esse vagliate dal giudizio insindacabile del consiglio tramite votazione a maggioranza relativa.

      I contratti per le caracche da guerra saranno formulati di volta in volta dal Consiglio del Ducato di Modena che terrà presenti le postille sopra indicate.

      Riparazione delle Navi


      Il prezzo è da considerarsi per un singolo punto danno da riparare.

      Chiatta 120 dct
      Galea 120 dct
      Galea da guerra 120 dct
      Caracca Mercantile 145 dct
      Caracca da Guerra 145 dct

      Il richiedente dovrà effettuare il pagamento in anticipo direttamente al Ducato, appena formato il contratto e prima dell'inizio dei lavori.

      I prezzi potrebbero subire variazioni a causa delle normali fluttuazioni del mercato.

      -Qualora l'imbarcazione ,a costruzione o riparazione avvenuta, occupasse la banchina nei giorni successivi alla messa in acqua, verrà applicata la regolare tassazione in vigore prevista nell'articolo 7



      Art.6 Protocollo richiesta di attracco


      6.1 )- I Capitani delle navi in arrivo al Porto dovranno fare richiesta di approdo al Capo Porto presentandosi presso gli uffici della Dogana di Modena con almeno 24 (ventiquattro) ore di anticipo sull'ora prevista per l'attracco potendo richiedere massimo 10 (dieci) giorni di sosta in Porto, con possibilità di proroghe secondo Articolo 6.5, salvo particolari e comprovate esigenze che saranno valutate di volta in volta.


      Per ogni nave, dal momento in cui attracca in banchina vengono contati i giorni di ormeggio.
      I giorni di ormeggio di una nave si azzereranno l'ottavo giorno dall'ultima partenza.
      I giorni massimi di ormeggio sono 50 per i residenti nel ducato, 30 per i non residenti nel Ducato, a quel punto non verrà rilasciata nessuna proroga e la nave dovrà lasciare il porto per almeno 7 giorni.


      6.2 )- I capitani, nel presentare la richiesta di approdo in dogana, dovranno compilare e consegnare, il seguente modulo


      Modulo richiesta permesso di attracco per il porto di .....

      -Nome della nave: .....

      -Capitano: .....

      -Tipologia di nave: .....

      -Chiedo permesso di sosta per (numero di giorni max 10): .....

      -Equipaggio e passeggeri:


      -Arrivo previsto: .....
      -Motivo: .....
      -Ultimo porto di attracco: .....


      Accetto tutte le condizioni poste dal Ducato di Modena e dichiaro di essere a conoscenza delle leggi e dei decreti in vigore e delle conseguenze in caso di infrazione delle stesse.
      In particolare:

      - pagare la tassa portuale (In Gratibus) dovuta, prima di salpare
      - liberare la banchina entro due giorni quando richiesto

      6.3)- Il Capo Porto valuterà le richieste e in base alla disponibilità delle banchine, il tempo previsto di sosta ed eventuali altre indicazioni concederà o meno l'ingresso in porto.

      6.4)- Il Capo Porto avrà il dovere di dare precedenza di attracco alle navi battenti bandiera Modenese, a quelle navi che necessitano di manutenzione salvo casi particolari e valutando in base al fine ultimo dell'attracco.

      Nel caso lo stesso fosse costretto a chiedere la liberazione di una banchina per mancanza di disponibilità, dovrà conteggiare a titolo di rimborso i giorni di mancata sosta spettanti al comandante della nave che lascerà la banchina libera.
      - Il mancato intervento da parte del Capitano della nave per spostare la nave, potrà essere perseguibile ai fini di legge.
      Classificazione: Reato Leggero
      Capo d'imputazione: Disturbo dell'ordine pubblico.

      6.5)- Le richieste di proroga di permanenza nel porto dovranno essere fatte 48 ore prima della scadenza del precedente permesso al Capo Porto in Dogana, per ogni periodo di proroga concesso verrà applicato il sistema di tassazione indicato nell'articolo 7.

      Il capo porto non è tenuto a segnalare la prossimità della scadenza del permesso o della proroga ed è esente da ogni responsabilità qualora il capitano non faccia richiesta entro le 48 prima della scadenza

      Il modulo standard per la richiesta di proroga è il seguente


      Richiesta di proroga per il porto di [ città]
      Nome del richiedente:
      Nome della nave:
      Tipo di nave:
      Nome del Capitano:
      Scadenza proroga precedente :
      Si richiede una proroga della sosta nel porto di [città e data di scadenza proroga]

      [città e data]

      [firma]

      In caso di necessità di liberare banchine, il Capo Porto ha la libertà di non concedere proroghe alle navi.
      Nello scegliere a quali non concedere la proroga, il Capo Porto deve seguire il seguente ordine di criteri:
      - Preferire le navi che non battono bandiera Modenese
      - in caso di parità, preferire le navi che hanno maggiori giorni di ormeggio,
      - in caso di parità, preferire la nave che ha fatto richiesta di proroga per ultima

      Vanno escluse da questa selezione le navi che hanno permessi speciali da parte del Ministro delle Miniere/Duca.

      6.6)- I capitani delle navi che siano attraccate o vogliano attraccare nei porti del Ducato sono responsabili delle loro dichiarazioni e delle loro azioni.

      6.7)- Non è prevista la messa in carenaggio delle imbarcazioni private che non necessitano di riparazione, salvo autorizzazione del Duca di Modena , previa comunicazione al Consiglio Ducale.


      6.Cool - Il Capitano nel caso in cui decida di candidarsi a ruoli istituzionali con ufficio In Gratibus nel periodo di ormeggio, dovrà nominare un sostituito avvenuta la sua candidatura ed effettuare il cambio capitano prima che il ruolo diventi attivo e per tutta la durata del suo mandato, in modo da poter effettuare eventuali spostamenti urgenti o in caso di richiesta da parte del Capo del Porto o del Duca.
      In caso di mancata sostituzione il Capitano dovrà pagare una multa pari a 5 (cinque) ducati ogni giorno per tutta la durata del mandato tramite donazione nelle casse del Ducato.
      Se a causa della sua mancanza avrà messo a rischio la sicurezza portuale il Capitano potrà essere perseguibile ai fini di legge.
      Classificazione: Reato Leggero
      Capo d'imputazione: Disturbo dell'ordine pubblico.


      6.9)- L'attracco senza autorizzazione (non richiesta o non concessa), la mancata dichiarazione sullo scopo dell'attracco e sui viaggiatori trasportati, la mancata partenza su ordine del Capo Porto costituisce reato per tutti i Capitani delle navi con le seguenti specifiche:
      Classificazione : Reato Grave.
      Capo d’imputazione: Tradimento, Alto Tradimento

      6.10)- Per i Capitani che fossero interessati a visitare il Ducato di Modena lasciando la nave incustodita nel porto di arrivo è prevista la richiesta di Visti Turistici.
      Un Visto Turistico autorizza il Capitano a lasciare incustodita la nave senza nominare un sostituto e di allontanarsi dalla città portuale per un massimo di 20 giorni.

      Potranno essere concessi al massimo 2 Visti Turistici in ogni porto contemporaneamente.
      I Capitani dovranno farne richiesta, al loro arrivo in dogana, al Capo Porto, compilando il seguente modulo:




      Io sottoscritto..........Capitano della nave..........chiedo la concessione di un visto turistico della durata di ...... giorni.
      Sollevo il Ducato di Modena da ogni responsabilità per eventuali danni alla nave durante la mia assenza.
      Prendo atto che la concessione del visto turistico non mi permette di lasciare il Ducato di Modena.

      Data e firma del Capitano.


      Il Capo Porto, in caso di disponibilità di Visti Turistici, di banchine disponibili, situazioni di non allerta, e in caso non gli sia stato ordinato contrariamente, ha la facoltà di poter rilasciare il Visto Turistico.
      Superato il termine del permesso concesso, in assenza di ulteriore accordo col Capitano, il Ducato di Modena si riserva la possibilità di liberare con la forza la banchina occupata, in casi più gravi si procederà all'affondamento della nave.

      Il mancato rispetto di tali condizioni è considerato reato.
      Classificazione: Reato Leggero
      Capo d'imputazione: Disturbo dell'ordine pubblico.


      Art. 7 - Pagamento delle tasse.


      Tutte le navi attraccate ai porti Modenesi sono soggette al pagamento delle imposte previste come di seguito:

      Ogni nave sarà soggetta alla tassazione In Gratibus che ammonta a 3 ducati al giorno per ogni giorno di ormeggio. Per i periodi di proroga è prevista una sovrattassa da pagare tramite donazione al Ducato non rimborsabile.
      Per i modenesi:

      -I primi 20 giorni 3 ducati giornalieri tassa in gratibus
      -21-40 3 ducati più una tassa una tantum pari a 12 ducati per i primi 10 (dieci) giorni e 16 ducati per i secondi 10 (dieci) giorni
      -41-50 3 ducati più tassa una tantum pari a 22 ducati

      I membri della MMM sono esenti dalla sovrattassa giornaliera.

      Per i non modenesi

      -I primi 10 giorni tassa in gratibus da 3 ducati
      -Dal giorno 11 al 20 sovrattassa da 25 ducati
      -Dal giorno 21 al 30 sovrattassa da 35 ducati

      Il Capo Porto/Ministro delle Miniere/Duca possono concedere deroghe al limite di 50 giorni di ormeggio oltre l'ultima fascia di proroga per motivi di pubblica utilità, da discutere caso per caso ed applicando una sovrattassa di 15 ducati al giorno per ogni giorno oltre il 50º.

      La nave in sosta presso i Porti del Ducato dovrà salpare entro l'ultimo giorno di proroga concesso.

      Questa imposta sarà applicata a tutte le navi presenti nella banchine quotidianamente, se non in presenza di particolari situazioni previste dal Ducato che vengono regolamentati a parte.

      - In caso di ormeggio superiore ai 10 giorni il Capo Porto dando un preavviso minimo di 48 ore può richiedere l'allontanamento dal porto per permettere ad altre navi di attraccare.
      - Il Capitano dovrà mostrare al Capo Porto la ricevuta dell'avvenuto pagamento in caso di applicazione della sovrattassa.

      -Il mancato pagamento da parte del Capitano della nave sarà perseguibile ai fini di legge.
      Classificazione: Reato Grave.
      Capo di imputazione: Frode
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Mar Dic 21, 2021 10:54 am
3.1.7 Della Scelta del Magnifico Rettore


    La guida dell'Università del Ducato di Modena è affidata ad un Rettore.Questi viene nominato dal Duca attraverso la procedura di seguito delineata e, una volta nominato, ricoprirà tale carica per un periodo di 2 mesi, scaduti i quali, si provvederà ad un nuova nomina dando la possibilità allo stesso di ricandidarsi nuovamente.Potrà altresì dimettersi, previa comunicazione anticipata al Duca, mantenendo tale funzione, con relativi obblighi, per il tempo necessario alla nomina del nuovo Rettore.In assenza di candidati e nell'impossibilità del Rettore uscente di proseguire nel suo incarico, il Duca potrà nominare ad interim uno dei Consiglieri Ducali, compreso se stesso.La nomina avviene in due fasi;- 1ª fase: i candidati saranno sottoposti presso le sale Universitarie ad una valutazione di gradimento tramite votazione, a cui parteciperanno gli aventi diritto presenti nella lista che verrà pubblicata all'apertura della selezione (ovvero gli aventi diritto saranno gli studenti che già hanno scelto una “Via” specifica e gli insegnanti regolarmente iscritti all'università).Il voto dovrà essere espresso in modo palese in quanto solo tali voti saranno considerati validi per la graduatoria.Al termine delle votazioni, verranno presentati al consiglio solamente i primi due classificati, segnalando il candidato più' gradito al corpo studentesco ; gli stessi verranno sottoposti alla valutazione del Consiglio Ducale, come previsto dalla 2ª fase.Nel caso ci fosse la presenza di un solo candidato, tale votazione non avrà luogo e si passerà d'ufficio alla seconda fase.- 2ª fase: i due candidati rimasti verranno valutati dal Consiglio Ducale che provvederà alla nomina di uno di essi tramite voto di maggioranza;nel caso il consiglio scegliesse a maggioranza il 2° classificato nella votazione universitari, la decisione finale spetterà al Duca.Il Rettore sarà sottoposto a procedimento penale qualora il Collegio Universitario (come da art. 11 del Regolamento Universitario) o il Consiglio Ducale (con maggioranza dei 3/4) voti la sua sfiducia a seguito di ripetute violazioni (oltre 5) del Regolamento Universitario.Il Rettore, verrà immediatamente sollevato dal suo incarico e sostituito, a discrezione del Consiglio Ducale, col suo Vice o con altro Consigliere Ducale fino all'emissione della sentenza. Se ritenuto innocente, sarà reintegrato al suo incarico.Capo d'imputazione: Tradimento


[/rp]

[rp]
3.1.8 del Contributo di Trasferimento

    Il Ducato di Modena concede un incentivo di trasferimento del valore di 250 ducati, divisi in 4 tranche come segue: la prima e la quarta da 75 ducati l'una competenti al Ducato, la seconda e la terza da 50 ducati l'una competenti al Municipio.Lo svolgimento dei compiti e l'erogazione delle tranche sarà a cadenza bisettimanale, per un totale di 8 settimane.L'inizio dello svolgimento dei compiti e dell'erogazione delle tranche avverrà dopo 30 giorni dalla richiesta.-Erogazione prima tranche (dopo aver difeso almeno 5 volte nelle 2 settimane)-Erogazione seconda tranche (dopo aver colto e venduto al municipio a prezzo di acquisto una quantità pari a 4 pesci/8 frutti/16tronchi della risorsa naturale della città in cui si è trasferito, nelle due settimane).-Erogazione terza rata (dopo aver acquistato il primo campo, nella città dove si sarà trasferito. Durata di due settimane.). In alternativa al pagamento della tranche di 50 ducati il cittadino potrà concordare col Sindaco di ricevere delle merci utili per far salire i punteggi intelligenza/forza/carisma per un valore pari a 50 ducati-Erogazione quarta tranche (dopo aver lavorato nelle miniere del Ducato per un monte ore complessivo di 100 ore nell'arco delle due settimane)Gli interessati dovranno far pervenire apposita segnalazione di intento al Sindaco della città corredata di idonea documentazione che provi la residenza precedente al trasferimento entro 14 giorni dall'arrivo in città.Nel caso in cui il cittadino abbia fatto richiesta dopo essersi trasferito in una delle città del Ducato, gli sarà concesso di fornire prove di idoneità inviando una lettera scritta e firmata ufficialmente dal Sindaco in carica della precedente città in cui risiedeva.L’incentivo può essere richiesto da tutte le persone che si trasferiscono nel Ducato di Modena, ad eccezione nella città di Massa.Si può usufruire dell’incentivo solamente una volta.I trasferimenti agevolati, verranno registrati in Prefettura, a cura del Prefetto e dallo Sceriffo in Camera dei Sindaci.Vengono accettate al massimo tre richieste mensili per ogni città, qualora venissero presentate un numero maggiore di richieste, verrà data precedenza ai richiedenti con lo status sociale meno abbiente.Il contributo di trasferimento decade in caso di inattività prolungata o in caso di stato di morte apparente da parte del beneficiario.Nel caso di falsa dichiarazione e/o attestazione circa la residenza posseduta in precedenza, si provvederà a segnalare il reo agli appositi uffici giudiziari con il seguente capo di imputazione: FrodeReato : Violazione della Legge 2.1.2 - Dello sfruttamento dei beni pubblici e dell’appropriazione indebita.

[/rp]

[rp]3.1.9 - Dell'ereditarietà e dei Testamenti

    Il Ducato di Modena riconosce il diritto di successione a tutti i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età (liv. 1) e che non siano nobili , i quali devono depositare i loro testamenti presso il Collegio di Araldica Imperiale Italico.Per i nobili patentati Res Parendo il Ducato di Modena riconosce i testamenti registrati presso il Collegio d'Araldica Imperiale Italico e ritenuti validi dallo stesso .Per i cittadini ed i nobili IG , il Ducato di Modena riconosce i testamenti registrati direttamente presso il Ducato stesso.Affinchè un testamento sia registrato e ritenuto valido è necessario che possegga i seguenti requisiti:- al suo interno deve essere indicata la chiara linea di discendenza ( Se in possesso è gradita copia dell'albero genealogico aggiornato) ;- al suo interno deve essere indicata la chiara spartizione dei beni;- deve avere la firma dell'interessato, la firma di un testimone scelto dall'interessato e la firma del Duca di Modena (o di un funzionario delegato a tale compito) ;- deve essere depositato presso il palazzo Ducale almeno 30 giorni prima della morte dell'interessato.Alla morte dell'interessato il Ducato di Modena:- si impegna a rispettare le condizioni presenti nel testamento registrato e ritenuto valido dallo stesso Ducato.- si impegna a consegnare al discendente eventuali stipendi arretrati presso il Ducato senza applicare ritenute o eventuali beni lasciati in uso frutto al Ducato rispettando il contratto di uso frutto.Il Ducato di Modena si riserva il diritto di:- non riconoscere testamenti non conformi o non registrati nel Ducato e per i nobili non registrati nel Collegio d'Araldica Imperiale Italico;- non riconoscere i testamenti di coloro i quali son deceduti a causa della loro messa al rogo (multi account);- trasferire eventuali debiti che il testamentario aveva con il Ducato ai suoi discendenti;- annullare un testamento regolarmente registrato qualora il testamentario o il discendente si sia macchiato di gravi crimini contro il Ducato (Tradimento, Alto Tradimento);- annullare un testamento regolarmente registrato qualora il testamentario o il discendente sia dichiarato Nemico di Modena o dell'Impero;- annullare un testamento regolarmente registrato qualora il testamentario o il discendente sia stato condannato per Eterodossia, Eresia, Apostasia, Paganesimo o Scisma.- annullare un testamento regolarmente registrato in caso di Scomunica.

[/rp]

[rp]3.1.10 Servizio di Scorta Navale

    Servizio di Scorta NavaleIl Ducato di Modena mette a disposizione di cittadini modenesi e non  un servizio di scorta navale per quanti intendano spostarsi con maggior sicurezza navigando il Mar Ligure ed il Mar Tirreno.Il costo di detto servizio è pari alla paga giornaliera di Capitano ed equipaggio (dai 30 a 40 ducati a seconda della tratta) da dividere tra i passeggeri che usufruiscono della scorta e da saldare in anticipo nelle casse ducali nella modalità concordata con lo Sceriffo in sede di firma del contratto.Il Ducato di Modena concede una scorta per singoli individui e/o per gruppi di massimo 7 persone.In caso di affondamento o ritardi dovuti a condizioni avverse in mare, i passeggeri non saranno rimborsati.Per usufruirne, è sufficiente compilare il modulo qui di seguito e inviarlo privatamente al Consigliere delegato alla Marina o al Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere.Richiesta scorta navaleRichiedente:Lista delle persone da scortare e residenza (da 1 a 7):Porto di partenza:Porto di arrivo:Motivo del viaggio:Tale servizio viene supervisionato dalla Marina Militare Modenese che, con l'avvallo del Duca, si riserva il diritto di rifiutare le richieste qualora si ritenga possano mirare alla sicurezza dei passeggeri e dei membri della MMM.

[/rp]

[rp]3.1.11 Servizio di Scorta Armata

    Il Ducato di Modena mette a disposizione di cittadini modenesi e non, di un servizio di scorta armata per quanti intendano spostarsi con maggior sicurezza attraverso il territorio ducale.Il costo di detto servizio è quantificato in 15 ducati a persona al giorno, da saldare in anticipo nelle casse ducali nella modalità concordata con lo Sceriffo in sede di firma del contratto.Il Ducato di Modena concede una scorta per singoli individui e/o per gruppi di massimo 3 persone.Per usufruirne, è sufficiente compilare il modulo qui di seguito e inviarlo privatamente al Prefetto.Richiesta scorta armataRichiedente:Lista delle persone da scortare (da 1 a 3):Città di partenza:Città di arrivo:

[/rp]

[rp]
3.1.12 Scuola Ducale Navale "Argonauti"

I - Premessa

La Scuola Ducale Navale "Argonauti" nasce con l’intento di istruire coloro che vogliono imparare l'arte della navigazione, attraverso lezioni pratiche e teoriche sulla stessa.
La scuola è aperta a tutti i cittadini residenti e non nel Ducato di Modena che non abbiano precedenti penali visibili presso il Tribunale di Modena e che non figurino nella Lista Nera di Modena o dell'Impero.
La scuola è gestita dal Preside, dal Sergente, dall'Ammiraglio della Marina Militare Modenese, con la supervisione del Duca che potrà rettificare in qualsiasi momento le decisioni prese al suo interno.
La scuola ha sede presso una sala del Palazzo Ducale Interno, gli accessi sono gestiti dal Duca.

II - Le Iscrizioni

La quota d'iscrizione è fissata a 50 ducati a persona, non rimborsabile in nessun caso.
Al momento dell'iscrizione, tutti gli interessati, sono tenuti a firmare una dichiarazione di scarico delle responsabilità, in caso di incidenti o affondamenti, anche da parte del Ducato stesso, dietro autorizzazione giustificata del Duca.


    Io .... cittadino residente a ... , dichiaro di voler partecipare alla Scuola Ducale Navale "Argonauti", per la quale verserò 50D nelle casse ducali tramite Donazione:**ricevuta della donazione**Io .... cittadino residente a ... , dichiaro di aver preso visione allo Statuto e di accettarlo nella sua interezza, altresì che sono pienamente cosciente degli incidenti che potrebbero verificarsi durante lo svolgimento delle lezioni previste, pertanto rinuncio a qualsivoglia richiesta di risarcimento nei confronti del Ducato di Modena, in caso di mio ferimento, lieve o grave, e/o perdita di beni o soldi.Firma.



III - La Gestione della Scuola

Cariche Ducali

Il Duca ha accesso a tutte le aule della scuola, per supervisionarne l'andamento ed intervenire laddove richiesto o necessario.
Il Sergente ha il compito di aggiornare il Consiglio sulle vicende scolastiche ed è responsabile delle operazioni in mare. Nel caso in cui il Sergente non fosse un ufficiale della Marina Militare, la responsabilità delle stesse sarà dell'Ammiraglio o di un Ufficiale da questi nominato, che dovrà fare rapporto immediato al Sergente sulle decisioni prese.
L'Ammiraglio ha il compito di affiancare il Preside nelle sue attività. Se necessario, l'Ammiraglio può ricoprire il ruolo di Preside.

Preside

Il Preside è scelto tramite bando pubblico presentato in Piazza Ducale dal Sergente (o in sua assenza dall'Ammiraglio), che porterà le candidature a visione del Consiglio e dell'Ammiraglio.
Il Consiglio, ascoltato anche il parere dell'Ammiraglio sui candidati, sceglierà tramite votazione il Preside.
A tutti i cittadini residenti nel Ducato di Modena da almeno 3 mesi e con la laurea in Navigazione come requisito minimo, è concesso di candidarsi al Bando.I marinai di professione e i civili che avranno pregresse esperienze navali e/o la laurea, saranno preferiti nel momento della scelta.

Il Preside è responsabile dei Professori e della gestione dei lavori scolastici: dal coadiuvare il Sergente con le iscrizioni, all'organizzazione delle classi e delle lezioni teoriche e pratiche, fino al relazionarsi con il Rettore dell'Università di Modena laddove necessario.
Tale carica ha una durata di 6 mesi, il Preside uscente potrà ricandidarsi.

Professori

Tutti i cittadini residenti a Modena da almeno 3 mesi possono proporsi come Professori, allegando nella propria presentazione una copia della Laurea in Navigazione ed un breve riepilogo delle proprie esperienze in mare.
A loro spetta lo svolgimento delle lezioni teoriche e la valutazione dei test di verifica.
Un Professore colto a favorire uno studente sarà cacciato subitaneamente dalla Scuola e non potrà più prendervi parte, né candidarsi a Preside.

Studenti

Sono coloro hanno versato la quota di iscrizione e firmato lo scarico di responsabilità.
Si impegnano a seguire le lezioni teoriche e quelle pratiche: uno studente che non seguirà adeguatamente e attivamente le lezioni teoriche, non potrà accedere al test di verifica e di conseguenza alle lezioni pratiche.
Comportamenti non consoni tenuti dagli studenti possono portare a richiami ufficiali, il proseguimento degli stessi all'espulsione diretta dalla Scuola.

IV - Le Lezioni

Le lezioni sono strutturate e programmate dal Preside, aiutato dal Sergente e dall'Ammiraglio, e si dividono in lezioni teoriche e lezioni pratiche.

Le lezioni teoriche, previste con un minimo di 2 (due), saranno sulle nozioni basilari e sulle nozioni avanzate delle tecniche di navigazione. Il Preside avrà facoltà di suddividere le classi in base alle conoscenze pregresse dei singoli studenti.
Al termine delle stesse sono previste sessioni di domande e risposte, quiz e simulazioni di prova, dove gli studenti daranno dimostrazione di quanto appreso e potranno chiarire eventuali dubbi rimasti.
Successivamente sarà eseguito un test di verifica a cui si dovrà passare con un minimo di 8 domande su 10 risposte correttamente per accedere alle lezioni pratiche. Le modalità del test saranno decide dal Preside, dal Sergente e dall'Ammiraglio, copia del test sarà poi debitamente archiviato a comprova del suo superamento o meno. Il test potrà essere ripetuto 3 volte al massimo.

Le lezioni pratiche, previste con un minimo di 2 (due), saranno tenute in una Galea Genovese presso il porto di Massa e in una Chiatta presso il porto di Mantua, non potranno svolgersi oltre i 5 nodi dai porti Modenesi, e avranno una durata massima di 5 giorni, condizioni climatiche permettendo.
Durante le stesse gli studenti si sostituiranno al comando della nave, annotando sul diario di bordo i movimenti effettuali, le condizioni incontrate, gli avvistamenti e ogni altra informazione utile.
Gli studenti dovranno eseguire gli ordini dell'Ammiraglio sulla rotta da seguire e le manovre da effettuare, ogni mossa fatta al di fuori da tali ordini potrebbe essere vista come una manovra ostile verso il Ducato che si riserverà il diritto di prendere tutte le debite precauzioni, se non opportunamente motivata.
Le esercitazioni in mare saranno scortate da una Caracca da Guerra della Marina Militare Modenese, a supervisione delle stesse e per un pronto intervento per ogni evenienza.

V - Note Finali

Il ricavato della iscrizioni verrà utilizzato per sostenere le spese di riparazione delle navi utilizzate e per le paghe dei marinai chiamati a servizio, l'eventuale disavanzo sarà utilizzato a discrezione dell'Ammiraglio e con il consenso del Consiglio, anche in ottica di creazione di premi per il miglior studente e il miglior professore.
Per il successo delle lezioni pratiche è richiesta la partecipazione di almeno 14 persone.
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Mar Dic 21, 2021 10:55 am
Sez. 2 - Sicurezza e Forze Armate



    3.2.1 - Della sicurezza della Capitale e del Territorio Modenese - Soppressa)



    3.2.2 - Delle forze armate




      1) ESERCITO DUCALE

      L'Esercito Ducale è la massima istituzione militare terrestre del Ducato di Modena. Agisce agli ordini del Duca di Modena, quale comandante in capo, e del Capitano. Esso è regolamentato da un proprio statuto


      2) MARINA MILITARE

      La Marina Militare Ducale è la massima istituzione militare marittima del Ducato di Modena. Agisce agli ordini del Duca di Modena, quale comandante in capo, e dell'Ammiraglio. Essa è regolamentata da un proprio statuto.



      3) MILIZIA CITTADINA

      I Miliziani sono dipendenti assunti dai singoli municipi, il cui scopo è quello di garantire la sicurezza ordinaria e amministrativa dei singoli municipi. Ad essi si affiancano i Gendarmi assunti direttamente dal Prefetto. Sindaci e Prefetto possono, in completa autonomia, decidere il numero delle assunzioni giornaliere e il loro salario. Questo tipo di assunzione, non è soggetto alle restrizioni imposte da eventuali Ordinanze sullo Schiavismo in vigore.

      E' data la possibilità ai cittadini di organizzarsi in Milizie Cittadine Volontarie, il cui loro Comandante agisce in coordinamento col Sindaco e col Vice Prefetto.
      Operano sotto la guida organizzativa e gestionale del Comandante della Milizia, in aggiunta e/o in sostituzione della Milizia Municipale.

      Ogni Milizia Cittadina Volontaria può prevedere, al suo interno, un reparto di miliziani che saranno aggregati all'Esercito o alla Marina in caso di emergenza.
      Detto reparto verrà indicato come "Reparto dei Riservisti" ed il suo coordinamento sarà affidato al Comandate della Milizia o ad altro Miliziano designato dal Comandante della Milizia stessa.
      In Caserma sarà tenuto un archivio dettagliato sulla composizione di questi Reparti a cura del Capitano e dei coordinatori responsabili dei Reparti.

      In caso di chiamata dall'Esercito o dalla Marina i Riservisti che risponderanno alla chiamata saranno aggregati alla forza armata richiedente, sottoposti all'Autorità Militare ed ai suoi Regolamenti e retribuiti come un Soldato Scelto.

      Il Riservista non è obbligato a rispondere alla chiamata, ma è tenuto a comunicare i motivi che gli impediscono di farlo.



      4) REGGIMENTI E GRUPPI ARMATI

      I reggimenti e i gruppi armati possono costituirsi liberamente, senza apposita autorizzazione. Il Duca di Modena può tuttavia, per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, imporre lo scioglimento di un gruppo armato o reggimento. Tale scioglimento dovrà avvenire entro il termine di 24 ore dalla disposizione del Duca e in caso di inadempienza entro i termini egli stesso potrà disporne lo scioglimento coatto mediante intervento dell’Esercito Ducale.
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Mar Dic 21, 2021 10:55 am
3.2.3 - Statuto Esercito Ducale

    L’Esercito Ducale è l’Esercito del Ducato di Modena e ha il compito di difendere lo stesso e i suoi abitanti.
    E' dislocato all’interno delle caserme presenti in ogni città del Ducato ed è composto dalle seguente Compagnie:

    - 1ª Compagnia I GUARDIANI di MODENA e MIRANDOLA, distaccata presso la Capitale Modena (assorbirà anche la compagnia della città di Mirandola);
    - 2ª Compagnia ULTIMO BALUARDO, distaccata presso la città di Massa;
    - 3ª Compagnia LEGIONE dell’ADE, distaccata presso la città di Guastalla;
    - 4ª Compagnia SELVA, distaccata presso la città di Mantua.


    Art. 1 – GERARCHIA MILITARE

    L’Esercito Ducale è diviso gerarchicamente in tre categorie: Alti Ufficiali, Ufficiali, e Truppa.
    Gli Alti Ufficiali hanno accesso alle sale riservate dove si decidono le strategie del proprio corpo di appartenenza, e dove il Duca impartisce gli ordini direttamente o tramite il suo Capitano.
    Gli Ufficiali e la Truppa hanno i ruoli, i diritti ed i doveri dettagliati nella sezione dedicata.

    Art. 1.1 - I VERTICI DELL'ESERCITO DUCALE

    L'Esercito Ducale ha al suo vertice il Duca, coadiuvato dal Capitano e dal Sergente.

    Duca

    E’ il comandante supremo e garante dell'Esercito Ducale. Impartisce gli ordini direttamente o tramite il suo Capitano.
    Ha accesso a tutte le sale militari.

    Capitano

    E' un Alto Ufficiale dell'Esercito Ducale.
    E' il braccio destro del Duca in tutti gli affari militari, lo consiglia, trasmette i suoi ordini ed è responsabile della loro applicazione, per cui ha accesso a tutte le sale militari.
    Supporta e coordina gli Alti Ufficiali dei due corpi nelle loro funzioni, assicurandosi che vi siano sempre le migliori condizioni per permettere l'operatività dei reparti.


    Sergente

    E' un Alto Ufficiale dell'Esercito Ducale.
    E' addetto al rifornimento di armi e vettovaglie e controlla il buon funzionamento dei Magazzini Militari.
    Ha il compito di tenere aggiornato, a cadenza settimanale, nelle Caserme, il registro dei gradi dei Militari e i rispettivi conteggi delle paghe; inoltre coadiuva il lavoro del TM compilando i testi dei mandati di pagamento per i Militari e riportandoli nelle sale del Consiglio.
    Supporta il Gran Maresciallo e l' Ammiraglio nella gestione delle caserme; in caso di conflitto, supporta il reclutamento di soldati e marinai volontari e coordinandone l’ingresso negli eserciti e sulle imbarcazioni.
    Coadiuva il Duca ed il Capitano nella corretta gestione delle strutture militari.
    Può consigliare il Duca nel momento di prendere le sue decisioni, per cui ha accesso a tutte le sale militari.

    Prefetto

    Presenzia nello Stato Maggiore come coordinatore di strategie difensive dei municipi. Non ha ruoli operativi né diritto di voto.

    1.2 - Alti Ufficiali

    Gli Alti Ufficiali dell’Esercito sono gli unici militari di carriera ad avere diritto di accesso alla sala riservata denominata Stato Maggiore, dove si decidono le strategie dell’Esercito, e dove il Duca impartisce gli ordini direttamente o tramite il suo Capitano.

    Gran Maresciallo
    E' il grado apicale professionale dell’Esercito Modenese.

    Coordina gli interventi di carattere strategico ed operativo dell’Esercito Modenese, promuove le missioni e le strategie con gli altri componenti dello Stato Maggiore al fine di individuare le tattiche migliori in caso di allerta, di emergenza, di pattugliamento e di addestramento, che potranno essere realizzate dopo l'approvazione del Duca.

    Gestisce l'Accademia Militare.

    Viene scelto dal Duca tra gli Ufficiali ed Alti Ufficiali attraverso bando della durata di 72 ore e resta in carica per la durata di sei mesi.

    Il Duca di Modena può decidere di prendere provvedimenti, arrivando anche a destituirlo in caso di gravi inadempienze o decisioni apparse proditorie o non congrue.
    La destituzione può essere chiesta anche dai membri dell’Esercito con votazione favorevole di due terzi dei componenti.

    In caso di sua mancanza, assenza o impossibilità a svolgere le sue funzioni spetterà al Capitano sostituirlo in ogni suo compito per garantire l'operatività ed il corretto funzionamento dell'Esercito.

    Generale d’Armata

    E’ il comandante sul campo di un esercito Ducale in attività per conto di Modena.
    Comanda l’Armata eseguendo gli ordini del Duca e del Capitano.
    Scelto con bando in Caserma, qualora vi sia la necessità di aprire nuove Armate. La scelta tra i candidati è a discrezione del Capitano, dello Stato Maggiore in concerto col Duca.
    I requisiti minimi per potersi candidare al bando sono:
    avere almeno il grado di Tenente, essere uno studioso (Liv 100), avere la possibilità di diventare Nobile di Spada e conoscere a fondo il funzionamento di un'armata.

    Il Generale (o il Logista - Tesoriere, se nominato) presenterà i dati sul servizio in Armata almeno una volta ogni 7 giorni nell'apposita sala in Caserma, per consentire il regolare pagamento dei Soldati sotto il suo comando.

    1.3 UFFICIALI

    Tenente

    E' il comandante e responsabile di un Plotone cittadino.
    E' necessario essere armati di spada, bastone/ascia e scudo ed avere almeno 200 punti di forza e 200 di carisma.
    Deve aver servito in missione per almeno 90 giorni
    Trasmette gli ordini ai soldati del suo Plotone di competenza.

    Art.1.4 TRUPPA

    Logista - Tesoriere

    Svolge incarichi amministrativi all'interno di un’Armata ducale. Vengono scelti dal Generale fra i componenti dell’Armata stessa per gestirne inventario e tesoreria, secondo indicazioni ricevute dal comandante.

    Il Logista aggiornerà con cadenza settimanale (ogni 7 giorni) una tabella dettagliata delle paghe dovute ai Soldati del proprio esercito e rendiconterà nel registro dell'Armata il cibo e/o i ducati consegnati ai Soldatidell'Armata.

    In sua mancanza le sue funzioni vengono svolte dal Generale d'Armata.

    Caporale

    L'elemento più forte nella truppa dell’Esercito.
    Requisiti e dotazioni: punti forza pari o superiore a 150, dotato di spada, bastone/ascia e scudo.
    Deve aver servito in missione per almeno 60 giorni.
    Questi avrà anche compiti di reclutamento di nuove leve nella propria città.

    Soldato

    Requisiti e dotazioni: punti forza pari o superiore a 100, dotato di spada e scudo.
    Deve aver servito in missione per almeno 30 giorni

    Cadetto

    E’ la Recluta che ha superato con successo l'esame finale dell'Accademia Militare.
    Ha accesso alla Caserma dove riceverà gli ordini e le missioni.

    Recluta

    E’ il soldato appena reclutato. Ha il dovere di seguire le lezioni in Accademia Militare e di sostenere l’esame finale per diventare Cadetto.
    Requisiti e dotazioni: punti forza da 0 a 99 ed essere armato di spada o bastone.
    Ha accesso all'Accademia Militare.

    Art. 2 – ARRUOLAMENTO ED ACCADEMIA MILITARE

    Art. 2.1 – Reclute

    Rientrano nel novero di Reclute coloro che stiano seguendo le lezioni in Accademia.
    Si può diventare Reclute solo facendo richiesta scritta al Gran Maresciallo o al Sergente o al Capitano.

    Le Reclute, per quanto riguarda il Regolamento Militare e il regime delle licenze, sono considerate a tutti gli effetti membri dell'Esercito, con gli stessi obblighi e gli stessi doveri.
    Al momento del loro ingresso in Caserma verranno indirizzati all’Accademia Militare dove parteciperanno a corsi di addestramento teorico-pratici.

    Art.2.2 - Giuramento

    Chiunque voglia entrare a far parte dell'Esercito del Ducato di Modena deve pronunciare il seguente giuramento ad alta voce e consegnarne copia scritta e firmata al Gran Maresciallo o al Sergente o al Capitano:

    GIURAMENTO DI LEALTÀ E SEGRETEZZA

    Io, ___(inserire nome completo), giuro solennemente di servire sempre il Ducato di Modena, sacrificando, se necessario, la mia vita per la sua difesa.
    Giuro di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede il Duca di Modena.
    Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dati dai miei superiori.
    Giuro di rispettare lo Statuto dello Esercito di cui mi è stata data copia, di averlo letto e compreso.
    Giuro solennemente che, salvo autorizzazione regolarmente concessa, non rivelerò né comunicherò ad alcuno che non ne abbia legittimamente diritto le informazioni che verranno a mia conoscenza o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso l’Esercito del Ducato di Modena.

    Art.2.3 – Accademia Militare

    L'Accademia dell'Esercito riunisce tutti coloro che, desiderosi di prestare servizio nell'Esercito Ducale, si preparano a superare l'addestramento necessario per diventare veri e propri soldati.

    Art. 2.4 – Funzionamento dell’Accademia Militare

    L'Accademia Militare è gestita dal Gran Maresciallo e si occupa dell’istruzione delle Reclute e di chi volesse approfondire le proprie conoscenze militari. In essa sono presenti le aule Didattiche dove si svolgono le lezioni teoriche che le Reclute devono seguire.
    Il corso in Accademia prevede delle lezioni di addestramento, al termine delle quali l’aspirante soldato potrà compilare la prova scritta necessaria per completare l’addestramento, inviandola al Capitano.
    Il Capitano, ricevuto l’esame, ha il compito di correggerlo e decidere l’eventuale promozione, sentito il parere del Gran Maresciallo.
    In caso di esito negativo la Recluta può ripresentare l’esame ogni giorno fino al superamento dello stesso.

    E’ dovere del Gran Maresciallo redigere la prova d’esame, che deve prevedere: conoscenze di base riguardanti l’organizzazione dell’Esercito e il suo Statuto; conoscenza di strutture ed apparati militari sia in pace che in guerra; gestione dei mandati.

    Art. 2.5 - Bonus di reclutamento

    Qualunque membro dell'Esercito che abbia ottenuto almeno il grado di Soldato e che abbia fatto arruolare nell'Esercito di Modena un'altra persona, ha diritto a ricevere un compenso di 30 ducati in qualità di reclutatore, purché la recluta soddisfi i seguenti requisiti:

    - dimostri di essere affidabile;
    - dimostri serietà nell'adempimento del proprio dovere;
    - siano passati 60 giorni dal suo arruolamento;
    - abbia effettuato almeno 10 giorni di missione oppure di difesa della propria città.

    Art. 2.6 - Bonus ai militari.

    Il bonus è rivolto a coloro che han deciso di intraprendere la carriera militare iscrivendosi in Accademia, che abbiano conseguito con successo l'esame di abilitazione e a tutti i militati già arruolati di qualsiasi grado purchè in possesso di un valore di forza, intelligenza e carisma minore a 210 punti.
    Il bonus è rivolto anche a tutti i soldati che in caso di scontro perdano punti caratteristica e arrivino al di sotto della soglia di 210 punti forza.

    Tale bonus consiste nel fornire al militare:
    1) cibi caratteristica a prezzo scontato, in quantità tale da soddisfare, ogni mese, 20 punti fame: entro tale limite è a discrezione del soldato scegliere pezzi di carne, a 12 dct l'uno, pesci, a 15 dct l'uno, frutti o verdure, a 7 dct l'una, finché non avrà raggiunto 210 punti in ciascuna delle rispettive caratteristiche;
    2) 1 spada a prezzo di fabbrica per migliorare le sue prestazioni in combattimento dopo un periodo di attività minimo di 2 mesi;
    3) 1 scudo a prezzo di fabbrica per difendersi adeguatamente in caso di scontro;
    4) la sostituzione di spada e scudo persi a causa di uno scontro, avvenuto nel corso di una Missione per conto del Ducato, viene risarcita a totale carico del Ducato.

    L'erogazione, potrà essere sospesa in qualsiasi momento se il Gran Maresciallo o il Sergente o il Capitano riterrà che la condotta del militare sia contraria alla finalità di suddetto bonus o limitata in caso di mancanza di fondi.
    Nel caso in cui la richiesta di bonus fosse approvata è dato obbligo al militare di fornire prove dei propri punti caratteristica al Sergente ad ogni elargizione.
    Questa prova dovrà esser fornita fino ad obbiettivo raggiunto o ad ogni richiesta del Capitano o del Sergente o del Gran Maresciallo.
    Il mancato invio o la modifica delle prove dei punti caratteristica o la rivendita delle armi oppure di carne, frutta e pesce in maniera non autorizzata sarà considerato DISOBBEDIENZA e come tale perseguita a norma di legge.

    Art. 2.7 - Spaccio Militare

    - E' concesso ai militari di qualsiasi grado, purché in forze all'Esercito da almeno 2 mesi, di acquistare dal Ducato un massimo di 10 (dieci) articoli alimentari (pane, carne, pesce, frutta, mais) al mese, ad un prezzo scontato rispetto al listino d'acquisto ducale.
    Tale sconto sarà pari al 5% e i prezzi applicati saranno i seguenti:

    Spaccio Militare

    Pezzi di pane - 5,40 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 5,70 ducati)
    Borse di mais - 2,75 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 2,90 ducati)
    Frutti - 8,35 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 8,80 ducati)
    Pesci - 16,15 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 17,00 ducati)
    Pezzi di carne - 15,95 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 16,80)

    Art.3. – LICENZE, DIMISSIONI E REINTEGRO

    Art.3.1 - Richiesta e concessione delle Licenze

    Ogni militare ha diritto ad una licenza (necessaria per viaggiare fuori dalla città in cui risiede), che può ottenere facendone richiesta al Gran Maresciallo.

    Il Gran Maresciallo ha la facoltà di concedere o meno la licenza, in accordo con le direttive generali dettate dallo Stato Maggiore.
    Importante: perché sia concessa, e fatti salvi casi straordinari, la richiesta di licenza deve essere avanzata al Gran Maresciallo con almeno 2 giorni di anticipo rispetto alla data di inizio della stessa.
    I membri dello Stato Maggiore potranno far richiesta di Licenza direttamente nello Stato Maggiore.

    Art.3.2 - Richiesta e concessione delle Dimissioni

    Ogni militare ha il diritto, qualora lo ritenesse opportuno, di dimettersi dall'Esercito Ducale tramite richiesta pubblica in Caserma.

    Il Gran Maresciallo prende nota della richiesta di dimissioni, stabilendo entro quale data tali dimissioni diverranno effettive. Non può in ogni caso definire una data più lontana di 7 (sette) giorni, né può respingerle, a meno che il militare dimissionario non sia impegnato in una missione operativa; in tale caso, le dimissioni diverranno effettive solo quando la succitata missione sarà portata a termine.
    Solo ed esclusivamente in stato di guerra dichiarata, o di provvedimenti disciplinari in corso, il Gran Maresciallo può decidere di rifiutare una richiesta di dimissioni.
    Fino alla data definita dal Gran Maresciallo, il militare dimissionario resta soggetto al Regolamento militare ed è normalmente processabile in caso di mancanze.

    Art.3.3 - Richiesta e concessione di Reintegro

    Se un cittadino Modenese avesse già militato nell’Esercito Ducale e desiderasse rientrarvi potrà far richiesta scritta di reintegro al Capitano o al Sergente o al Gran Maresciallo.
    Se dalle dimissioni è passato meno di un anno il soldato sarà reintegrato con il grado precedente.
    Se invece è passato più di un anno il soldato sarà reintegrato con grado di soldato.
    Non è previsto reintegro per coloro che hanno militato in un esercito non modenese.
    Il reintegro sarà concesso solo una volta nel corso della vita.

    Art. 4 – PROMOZIONI

    Art.4.1 - Richiesta e concessione di Promozione

    Le promozioni avverranno tramite richiesta del Generale d'Armata o del Gran Maresciallo che segnalerà di volta in volta al Capitano i militari meritevoli.
    Sarà compito del Capitano aprire la discussione in Stato Maggiore ove verrà discussa e sottoposta a votazione. Hanno diritto di esprimersi e votare i seguenti membri dello Stato Maggiore:

    • Capitano
    • Sergente
    • Gran Maresciallo
    • Generali d'Armata

    Ogni promozione è subordinata all'approvazione del Duca di Modena.

    Art. 5 - SALARI ED INCENTIVI DI MERITO

    Ogni appartenente all'Esercito Ducale di Modena ha diritto ad essere retribuito in relazione al servizio effettivamente svolto.

    La retribuzione per il servizio si compone di una quota fissa denominata Diaria, di una quota variabile collegata alla Reperibilità ed ad una quota variabile per la Missione.

    - La Diaria spetta ad ogni Militare in Servizio indipendentemente dal trovarsi in Missione o in Reperibilità. La diaria non spetta al Militare in Licenza.
    La Diaria si commisura in 2 (due) ducati al giorno e viene erogata a cadenza settimanale.

    - La Reperibilità spetta ad ogni Militare in Servizio che non si trovi in Armata. La Reperibilità non spetta al Duca, al Capitano, al Sergente.
    La Reperibilità si commisura in 2 (due) ducati al giorno e viene erogata a cadenza settimanale al Militare che ha provveduto a prendere visione in Caserma degli ordini riguardanti la notte o il giorno successivo.
    Tali ordini dovranno essere indicati dal Gran Maresciallo, o in sua assenza dal Capitano, entro le 20:30 di ogni giorno e per il calcolo della Reperibilità saranno considerate valide le prese visione apposte entro le ore 03:30 del giorno successivo.

    - La retribuzione per la Missione spetta ad ogni Militare impegnato a compiere azioni giornaliere o notturne a seguito di ordine diretto.
    La retribuzione per la Missione è commisurata al grado del Militare ed alla durata del servizio svolto.
    Se la missione prevede una distribuzione del rancio, il controvalore del cibo ricevuto verrà decurtato dalla paga totale.
    I Militari impegnati in Missioni inerenti l'Art 5.3 del presente regolamento hanno il diritto di trattenere quanto percepeto nello svolgimento di tali attività.

    Le paghe verranno elargite, a discrezione dei Ministri Economici, nei possibili modi:
    - pagamento misto fra beni di consumo e ducati;
    - pagamento in soli beni di consumo;
    - pagamento in soli ducati.

    Eventuali casi particolari potranno essere trattati negli articoli successivi.

    Art.5.1 – Calcolo del salario

    Il calcolo delle paghe è compito del Sergente per le missioni fuori Armata e dei Generali e Logisti - Tesorieri, con la supervisione e revisione del Sergente, per il servizio in Armata.

    Il calcolo della Diaria e della Reperibilità viene svolto in autonomia rispetto al calcolo riguardante il salario spettante per la Missione.

    Il salario spettante per la Missione è commisurato al grado del Militare ed è così ripartito:


      - Truppa: 19 ducati al giorno
      - Ufficiali: 20 ducati al giorno
      - Membri dello Stato Maggiore: 21 ducati al giorno
      - Generali d'Armata: 22 ducati al giorno
      - 1 ducato aggiuntivo per ogni notte passata in una locanda, a titolo di rimborso per i Militari non residenti nella Capitale e che non abbiamo nè appartamento nè palazzo.

      Il Militare impegnato in Armata, sarà retribuito per intero.
      Il Militare impegnato in una Missione che occupa soltanto una parte della sua giornata lavorativa, come difendere il potere o viaggiare o effettuare servizi di scorta, percepirà:

      - Truppa: 7,50 ducati al giorno
      - Ufficiali: 8 ducati al giorno
      - Membri dello Stato Maggiore: 8,50 ducati al giorno

      Tali importi sono da considerarsi al netto delle tasse.


    Art. 5.2 – Del salario durante Auxilium.

    I Nobili di Modena ed i loro castellani che sono soldati di carriera, in Esercito da almeno 6 mesi continuativi, nel caso in cui siano tenuti a rispondere alla chiamata di Auxilium di Modena, avranno diritto a ricevere la diaria ed il rancio, ma non la parte di salario per la missione svolta.

    Art.5.3 – Incarichi non inerenti alla Sicurezza del Ducato

    La Truppa può essere impiegata per incarichi straordinari, quali lavoro in miniere, nelle risorse cittadine o in opere civili, come ampliamento di porti, costruzioni di navi ducali o costruzioni di mura cittadine.
    Il Militare avrà diritto a percepire unicamente la Diaria ed a trattenere quanto percepito nello svolgimento dell'incarico straordinario.

    Art.5.4 – Incentivo di Vaccinazioni

    Il Ducato di Modena mette a disposizione di tutti gli arruolati una visita medica gratuita e i Militari che avranno raggiunto il grado di Soldato o superiore potranno usufruire su richiesta del Bonus Vaccinazione: il Ducato mette a disposizione i vaccini, scontati del 50% sul costo di acquisto, per tutte le malattie conosciute al fine di prevenire contagi durante i giorni in armata e le missioni.

    In Caserma sarà presente un ufficio ove saranno registrate le cartelle cliniche dei militari, su cui saranno segnate le malattie per cui sono vaccinati e la data di vaccinazione, più eventuali altre informazioni utili.
    Le cartelle saranno gestite e organizzate da un militare scelto tramite bando dallo Stato Maggiore, i candidati con laurea in medicina avranno precedenza sugli altri, in assenza di militari medici avranno precedenza i militari studenti di medicina.
    Il responsabile delle cartelle cliniche si occuperà anche di aiutare per lo smistamento dei vaccini ai militari.
    Resta in carica per la durata di 6 mesi, o fino a sue dimissioni.
    In Assenza di candidature le cartelle saranno gestite dal Capitano, il Sergente e il Gran Maresciallo.

    Tale incentivo viene esteso, su richiesta speciale del Duca o del Capitano in caso di necessità in vista di un' imminente missione, anche a coloro che prestano servizio in Esercito da 6 mesi in maniera attiva.

    Essendo il bonus su richiesta, il vaccino verrà rilasciato nei tempi utili alla sua produzione, nel caso non fosse già presente tra le scorte del magazzino Ducale.
    La creazione di tali vaccini sarà ricercata tramite Bando e la parte di costo a carico del soldato potrà essere decurtato dalle paghe nelle settimane successive alla data di vaccinazione .

    Art.6 – FUNZIONARI ARRUOLATI IN ESERCITO

    Art.6.1 - Registro dei Funzionari Militari

    Viene redatto in Stato Maggiore un Registro dei Funzionari Militari curato da Capitano, Sergente e Gran Maresciallo, nel quale vengono raccolti i nomi dei soldati in grado di fornire consulenze di strategia e tattica alle armate Ducali (Punti Esercito).
    Tale Registro dovrà essere suddiviso per città e riportare, a fianco dei nominativi, il livello di conoscenze dei Funzionari (produzione giornaliera di PE) e la via universitaria scelta.

    Art.6.2 – Doveri dei Funzionari Militari

    Ogni soldato che sia in possesso dei requisiti per divenire Funzionario Militare è tenuto a comunicare i propri dati nella sua scheda personale. Dovrà inoltre aggiornare la sua situazione in caso di spostamenti o apprendimento di nuove conoscenze utili per gli eserciti.
    Ogni Funzionario Militare che non risulti in licenza ha l’obbligo di prestare consulenza alle armate che dovessero averne necessità.

    Art.6.3 – Doveri dei Funzionari Statali arruolati in Esercito

    Qualora un soldato arruolato, abbia la volontà di fornire i propri servizi come Funzionario per il Ducato, solo nel caso in cui il militare abbia il massimo dei punti a disposizione e abbia scelto la Via dello Stato, dovrà comunicare il suo volere al Gran Marescliallo ad inizio giornata, e conseguentemente candidarsi per l'assunzione solo con il benestare dello stesso.

    Art. 6.4 – Utilizzo e salario dei Funzionari Militari

    Il Generale d'Armata che dovrà assumere dei Funzionari Militari, sarà tenuto a dare la precedenza, nell'ordine, ai militari di carriera, ai civili con percorso accademico militare, ai civili con percorso accademico statale, e solo in ultimo ai cittadini stranieri. Per fare ciò dovrà avvalersi dell'apposito registro redatto in Stato Maggiore.

    Ogni Funzionario ha diritto, in rapporto alle proprie conoscenze, ad un corrispettivo in ducati:

    -Produzione giornaliera di 10 PE = 20 ducati
    -Produzione giornaliera di 20 PE = 25 ducati
    -Produzione giornaliera di 30 PE = 30 ducati

    Per quanto riguarda invece i Funzionari Statali arruolati in Esercito si farà sempre riferimento al Regolamento per l'Assunzione dei Funzionari.
    Nelle giornate in cui lavoreranno come Funzionari Statali non avranno diritto alla Diaria e alla Reperibilità di quel giorno.

    Art. 7 - VOLONTARI DELL'ESERCITO

    I volontari dell'Esercito sono coloro che che non prestano servizio continuativo presso l'esercito ma vengono reclutati in casi di necessità o eventi straordinari, quali eventi bellici o di grave minaccia alla sicurezza del Ducato.
    Essi sono costituiti da :
    -Cittadini Volontari
    -Ex Soldati che si rendono disponibili
    -Cittadini Volontari che rispondono alla chiamata di Auxilium modenese.
    -Cittadini Volontari che rispondono alla chiamata di Auxilium imperiale, impiegati in armata su indicazione del Duca o dello Stato Maggiore.

    Art. 7.1 - Doveri

    In caso di eventi straordinari, come sopra specificato, i volontari potranno essere aggregati all'esercito e saranno considerati militari a tutti gli effetti; dovranno quindi obbedire agli ordini dei propri superiori, fare il giuramento cartaceo inviandolo tramite missiva al Capitano o Sergente o Gran Maresciallo che lo depositerà in Caserma, riceveranno lo stesso salario della Truppa e saranno sottoposti alla disciplina militare come se fossero veri e propri Soldati dell'Esercito Ducale.

    Al di fuori dei casi rientranti tra gli eventi straordinari, l'aggregazione all'esercito di volontari, dovrà essere approvata dal Duca.

    Art.8 – GIUSTIZIA MILITARE

    Art.8.1 - Gerarchia degli ordini

    Tutti gli appartenenti all'esercito ducale sono vincolati al rispetto degli ordini dei loro superiori; in caso di ordini contrastanti hanno la precedenza gli ordini emanati dal più alto in grado.

    Art.8.2 – Doveri dei Soldati

    Tutti gli appartenenti all'Esercito sono soggetti alla disciplina militare, e se compiono reati o crimini militari verranno perseguiti e puniti come previsto nel Codice Legislativo di Modena, Articolo 2.4 e seguenti.

    In caso di grave necessità, e solo fino al cessare della stessa, il Duca di Modena potrà chiedere ai Soldati di unirsi alle forze militari di mare.

    Art 8.3 - Delle pene accessorie

    Chiunque venga riconosciuto colpevole dal Tribunale Civile per reati e crimini militari, potrà subire un'ulteriore pena accessoria di carattere militare che sarà inflitta dal Capitano nella sede della Caserma, rientrante tra le tipologie sottoelencate:

    - degradazione
    - riduzione del salario
    - annullamento di future licenze
    - espulsione
    - espulsione con infamia

    APPENDICE “A” - Controvalore delle merci

    Alle merci di consumo utilizzabili come salario per i soldati, viene assegnato secondo il Prezzario dei Municipi, ove sarà considerato il valore del cibo a cui il Ducato lo acquista dai Municipi

    Nuovo prezzario
    Aggiornato al 21 Giugno 1469

    Pezzi di pane - 5,70 ducati
    Borse di grano - 10,80 ducati
    Borse di mais - 2,90 ducati
    Borse di farina - 12,60 ducati
    Frutti - 8.80 ducati
    Pesci - 17,00 ducati
    Pezzi di carne - 16.80 ducati
    Tronchi di legno - 4,40 ducati (solo da Mantua la legna da nolo viene acquistata a 4,25 ducati)
    Gomitoli di lana - 11.80 ducati
    Pelli - 15,00 ducati
    Mezzi quintali di carcasse di maiale - 15,00 ducati

[/rp]

[rp]
3.2.4 - De La lotta alle aggregazioni criminali


    Il Ducato di Modena proibisce all’interno dei suoi territori, salvo preventiva autorizzazione da parte del Consiglio, qualsiasi forma di reclutamento, propaganda atta al reclutamento, adescamento o qualsiasi altro tipo di invito all’aggregazione finalizzato a favorire la creazione di gruppi, associazioni, movimenti e quant’altro destinati a destabilizzare l’ordine costituito o ad arrecare danno alle persone e/o Stati.

    Chiunque verrà trovato compiere dette azioni all’interno dei territori Ducali sarà accusato di Tradimento.

    Capo di imputazione: Tradimento – Reato: Tradimento
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CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA Empty Re: CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA

Mar Dic 21, 2021 10:56 am
3.2.5 - Statuto della Marina Militare


PREMESSA

La Marina Militare del Ducato di Modena nasce per garantire la navigazione sicura nelle acque territoriali modenesi e delle imbarcazioni battenti bandiera di Modena.


E' parte delle Forze Armate del Ducato di Modena insieme all' Esercito Ducale, e ogni sua azione o strategia è discussa in Ammiragliato.

Art.1 – GERARCHIA NELLA MARINA MILITARE
La Marina Militare è divisa gerarchicamente in tre categorie:
Alti Ufficiali, Ufficiali, Truppa.

Gli Alti Ufficiali hanno accesso alle sale riservate dove si decidono le strategie del proprio corpo di appartenenza, e dove il Duca impartisce gli ordini direttamente o tramite il suo Capitano.
Gli Ufficiali e la Truppa hanno i ruoli, i diritti ed i doveri dettagliati nella sezione dedicata.


Art. 1.1 - I VERTICI DELLA MARINA MILITARE

La Marina Militare ha al suo vertice il Duca, coadiuvato dal Capitano e dal Sergente.

Duca

E’ il comandante supremo e garante della Marina Militare. Impartisce gli ordini direttamente o tramite il suo Capitano.
Ha accesso a tutte le sale militari.

Capitano

E' un Alto Ufficiale della Marina Militare.
E' il braccio destro del Duca in tutti gli affari militari, lo consiglia, trasmette i suoi ordini ed è il supervisore politico e amministrativo dei corpi militari.
E’ responsabile dell’applicazione degli ordini del Duca, per cui ha accesso a tutte le sale militari e funzioni di vigilanza.
Supporta gli Alti Ufficiali dei due corpi nelle loro funzioni, assicurandosi che vi siano sempre le migliori condizioni per permettere l'operatività dei reparti.
Gestisce l'Accademia Militare.

Sergente

E' un Alto Ufficiale della Marina Militare.
E' addetto al rifornimento di armi e vettovaglie, è il supervisore amministrativo dei corpi militari e controlla il buon funzionamento dei Magazzini Militari.
Ha il compito di tenere aggiornato, a cadenza settimanale, nelle Caserme, il registro dei gradi dei Militari con i rispettivi conteggi degli stessi; inoltre coadiuva il lavoro del TM compilando i testi dei mandati di pagamento per i Militari e riportandoli nelle sale del Consiglio.
Supporta il Maresciallo e l' Ammiraglio nella gestione delle caserme; in caso di conflitto, supporta il reclutamento di soldati e marinai volontari e coordinandone l’ingresso negli eserciti e sulle imbarcazioni.
Coadiuva il Duca ed il Capitano nella corretta gestione delle strutture militari, per cui ha accesso alle sale militari a questo dedicate.
Inoltre, il Sergente:
Verifica il conteggio delle paghe, lo riporta in Consiglio e supervisiona l’avvenuto pagamento dei militari da parte dello Sceriffo,
Gestisce le richieste di vettovagliamento,
Tiene traccia e aggiorna i movimenti effettuati nel Fondo della Marina,
Verifica e inoltra le richieste di bonus dei militari e le rendiconta.
Il tutto con il supporto del Capitano.


Art 1.2 - ALTI UFFICIALI
Gli Alti Ufficiali della Marina sono gli unici militari di carriera ad avere diritto di accesso alla sala riservata denominata Ammiragliato, dove si decidono le strategie e dove il Duca impartisce gli ordini direttamente o tramite il Capitano.

Ammiraglio

E' il grado apicale della Marina Militare Modenese.

Coordina gli interventi di carattere strategico ed operativo della Marina Militare Modenese.

Promuove le missioni e la strategia navale informando gli altri componenti dell'Ammiragliato, al fine di individuare le tattiche migliori in caso di allerta, di emergenza, di pattugliamento e di addestramento, che potranno essere realizzate solo dopo l' approvazione del Duca.

In situazione di allarme o durante le missioni, egli ha facoltà di prendere decisioni urgenti in completa autonomia, atte a garantire la riuscita della missione stessa e la salvaguardia della Flotta Ducale e delle imbarcazioni civili ancorate nei porti modenesi.

Rendiconterà poi al Duca.

Può assumere gli incarichi da Ufficiale.

Viene scelto dal Duca tra I Capitani e Tenenti di Vascello attraverso bando della durata di 72 ore ove saranno richiesti i seguenti requisiti addizionali:

- Iscrizione ai registri cittadini del Ducato di Modena da almeno 90 giorni.
- Presenza assidua.
- Assenza di processi in corso o di condanne visibili presso il Tribunale di Modena.
- Discreta conoscenza delle dinamiche portuali.

Resta in carica per la durata di sei mesi.

Il Duca di Modena può decidere di prendere provvedimenti, arrivando anche a destituirlo in caso di gravi inadempienze o decisioni apparse proditorie o non congrue. La destituzione può essere chiesta anche dai membri della Marina Militare con votazione favorevole di due terzi dei componenti.


Controammiraglio

E' il vice dell'Ammiraglio.

Viene scelto dall’Ammiraglio, previa consultazione con il Duca ed individuato tra gli Ufficiali che abbiano conseguito maggiori conoscenze in campo marittimo e/o che si siano distinti nelle missioni navali.
Coadiuva il lavoro dell’Ammiraglio e lo sostituisce in caso di sua temporanea assenza e se dovessero subentrare dimissioni inaspettate non preventivate, egli ne prenderà tutti i poteri fino a nomina di nuovo Ammiraglio.

Ha accesso in Ammiragliato.

Rimane in carica durante il mandato dell'Ammiraglio.

Art.1.3 UFFICIALI

Capitani di Vascello

Sono i responsabili della nave e dell’equipaggio dell'imbarcazione assegnata alla missione.
Durante ogni missione devono redigere il diario di bordo giornalmente, sia in nave lasciandolo sulla bacheca della cambusa, che nell'apposito spazio in Marina.
Durante le missione straordinaria di emergenza i Capitano di Vascello coinvolti nella missione, faranno parte dell'Ammiragliato.

I requisiti minimi per diventare Capitani di Vascello sono:
- Fare parte della Marina Militare Modenese (con giuramento).
- Essere in possesso della Laurea in Navigazione.
- Aver svolto almeno 20 giorni di missioni da Capitano, di cui minimo 3 giorni su navi da guerra, i tre giorni devono contarsi pari a 10 round cadauno, ovvero 30 round minimo al timone di una nave da guerra.
La missione in mare può consistere in: pattugliamento, azione difensiva, missione commerciale, esercitazione, simulazione, gare.

Inoltre dovrà aver assunto presenza costante all'interno della caserma, con partecipazione ed interesse alle attività e discussioni della Marina Militare, sia presso la sede della MMM che esterne.


Tenenti di Vascello

Sono i responsabili della nave e dell’equipaggio dell'imbarcazione assegnata alla missione.
Durante ogni missione devono redigere il diario di bordo giornalmente, sia in nave lasciandolo sulla bacheca della cambusa, che nell'apposito spazio in Marina.
Non può comandare navi da guerra non avendo conseguito la Laurea in Navigazione, se non sotto il controllo di un Capitano di Vascello, per poter acquisire l'esperienza necessaria all'avanzamento di grado.

I requisiti minimi per diventare Tenenti di Vascello sono:
- Fare parte della Marina Militare Modenese (con giuramento).
- Aver appreso almeno le conoscenze nautiche N1 - Competenze marittime basilari, N2 – Astronomia e N3 - Competenze marittime avanzate.
- Aver svolto almeno 15 giorni di missioni come Capitano di una galea o chiatta.
La missione in mare può consistere in: pattugliamento, azione difensiva, missione commerciale, esercitazione, simulazione, gare.

Inoltre dovrà aver assunto presenza costante all'interno della caserma, con partecipazione ed interesse alle attività e discussioni della Marina Militare, sia presso la sede della MMM che esterne.

Art.1.4 TRUPPA

Marinai

Eseguono gli ordini degli Ufficiali.
Apprese le conoscenze nautiche basilari (N1-N2-N3), durante le missioni di servizio possono prendere i comandi della nave in caso di necessità e per brevi periodi.
Durante le missioni possono prendere il comando delle navi sotto lo stretto controllo dell'Ufficiale responsabile della nave, così da acquisire i requisiti richiesti per l'avanzamento di grado.

I requisiti minimi per diventare Marinai sono:
- Fare parte della Marina Militare Modenese (con giuramento).
- Aver appreso almeno le conoscenze nautiche delle prime due materie.
- Aver svolto almeno 15 giorni di missioni.
La missione in mare può consistere in: pattugliamento, azione difensiva, missione commerciale, esercitazione, simulazione, gare.

Inoltre dovrà aver assunto presenza costante all'interno della caserma, con partecipazione ed interesse alle attività e discussioni della Marina Militare, sia presso la sede della MMM che esterne.

Mozzo

Le reclute che non hanno ancora conseguito conoscenze navali sufficienti (N1-N2-N3).
Possono essere impiegati in missione, hanno il dovere di prestare giuramento, frequentare le sale della MM ed iniziare lo studio universitario alla facoltà navale.

Art.1.5 VOLONTARI DELLA MARINA MILITARE MODENESE

I volontari sono coloro che che non prestano servizio continuativo presso la MMM, ma vengono reclutati in casi di necessità o straordinari, quali eventi bellici o di grave minaccia piratesca.

Essi sono costituiti da :

- Cittadini Volontari.
- Ex membri della marina che si rendono disponibili.
-Cittadini Volontari che rispondono alla chiamata di Auxilium Modenese.
-Cittadini Volontari che rispondono alla chiamata di Auxilium Imperiale, impiegati in navi su indicazione del Duca di Modena o dell'Ammiragliato.

Art. 1.5.1 - Doveri

In caso di eventi straordinari, come sopra specificato, i volontari potranno essere aggregati alla MMM e saranno considerati marinai a tutti gli effetti; dovranno quindi obbedire agli ordini dei propri superiori, fare il giuramento cartaceo inviandolo tramite missiva al Capitano o Ammiraglio che lo depositerà in Marina, riceveranno lo stesso salario della Truppa e saranno sottoposti alla disciplina militare come se fossero veri e propri membri della Marina Militare Modenese.

Al di fuori dei casi rientranti tra gli eventi straordinari, l'aggregazione alla Marina di volontari, dovrà essere approvata dal Duca.

Art.1.6 Capi porto

I Capitani di porto sono il primo livello di sicurezza dei confini marittimi modenesi, e come tali fanno parte della Marina Militare, e hanno accesso nell'apposito ufficio di coordinamento della caserma.

La loro nomina e i loro doveri sono ascritti nella legge 3.1.6 - Dei porti, delle Navi e dei loro utilizzi.

Dalla loro nomina fino alla scadenza del loro mandato, i Capitani di Porto sono considerati dei membri effettivi della Marina Militare, sottostanti il suo Statuto.


Art.2 – FLOTTA DELLA MARINA MILITARE

Fanno parte della Flotta della Marina Militare le navi Ducali e le navi Municipali.

I privati (previo consenso scritto del Duca di Modena in carica) potranno mettere a disposizione del Ducato una nave fornita di comandante ed equipaggio o parte di esso, che agirà volontariamente senza compenso se non il rancio giornaliero.

Le imbarcazioni sottoposte alla Marina Militare Ducale, siano esse di diretta proprietà del Ducato o dei Municipi o da privati, verranno considerate a tutti gli effetti sotto la giurisdizione modenese.

I Capitani di queste navi saranno agli ordini dell'Ammiraglio. Qualora le loro imbarcazioni dovessero subire danni in missioni ducali, le stesse saranno risarcite e riparate a spese del Ducato. Sarà cura del Commodoro tenere apposito registro in Ammiragliato del nome delle imbarcazioni, Capitano, equipaggio e durata della loro missione.

Qualora una nave privata, nel periodo di messa a disposizione del Ducato di Modena, compia atti criminali o volti a danneggiare direttamente o indirettamente il Ducato di Modena e la sua popolazione saranno perseguiti per Alto Tradimento sia il Capitano al timone dell’imbarcazione, sia l’Armatore nel caso esso sia una persona diversa dal Capitano, ed entrambi saranno inseriti nelle Liste Nere ducali.

Le navi ducali sono sotto al diretto comando dell' Ammiraglio, del Duca. Le navi municipali sono di proprietà dei Municipi rappresentati dai Sindaci in carica, che ne dispongono in piena autonomia nell'interesse del Municipio e del Ducato stesso a meno che non vengano impiegate in missioni militari. In tal caso, sarà l'Ammiraglio della Marina a nominare i Capitani e ad averne il controllo per tutta la durata della missione.
qualora una nave municipale compia atti criminali o volti a danneggiare direttamente o indirettamente il Ducato di Modena e la sua popolazione sarà perseguito per alto tradimento sia il Capitano che altre eventuali persone coinvolte.


Art.3– ARRUOLAMENTO


Art.3.1 – Modalità d’Arruolamento

Si può divenire membri della Marina Militare facendone richiesta all’Ammiraglio e al Commodoro.

Per poter essere considerati membri effettivi della Truppa, è necessario che la recluta pronunci in caserma entro due giorni dall’ingresso, il seguente giuramento:



GIURAMENTO DI LEALTA’ E SEGRETEZZA

Io, ___(inserire nome completo e pseudonimo usato in gioco, il nick)_____, giuro solennemente di servire sempre il mio ducato, sacrificando, se necessario, la mia vita per la sua difesa.
Giuro di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede il Duca di Modena. Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dati dai miei superiori.
Giuro di rispettare lo Statuto della Marina Militare di cui mi è stata data copia, di averlo letto e compreso.
Giuro solennemente che, salvo autorizzazione regolarmente concessa, non rivelerò né comunicherò ad alcuno che non ne abbia legittimamente diritto le informazioni che verranno a mia conoscenza o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso la Marina Militare del Ducato di Modena.

Art.3.2 – Licenze e Dimissioni

Ogni Capitano di Vascello può rinunciare all’incarico comunicandolo, con un anticipo di minimo 7 (sette) giorni, all’Ammiraglio, ma dovrà in ogni caso portare a termine l'eventuale missione in corso.

Ogni membro della Marina può richiedere licenza o dimissioni con decisione approvata dall’Ammiraglio, con un anticipo di minimo 7 (sette) giorni. Si dovrà in ogni modo attendere la fine della missione e il rientro in banchina della nave ove assegnati.
Indisposizioni temporanee sono richiedibili solo a personale a terra, con preallerte non attive. Si valuteranno eventuali deroghe particolari.


Art. 4 – RETRIBUZIONE ED INCENTIVI

Art.4.1 - Modalità di pagamento


Ogni membro della marina ha diritto di essere retribuito per ogni giorno di mobilitazione e servizio effettivamente prestato.

E’ compito del Capitano di Vascello, in accordo con Contrammiraglio e Consigliere delegato della MMM, individuare la predisposizione dei viveri per il viaggio.

Il saldo della paga viene corrisposto a fine missione e avverrà in ducati o in alternativa in merce di consumo con eventuale eccedenza in moneta, su scelta dello Sceriffo.

Il controvalore delle merci è il medesimo adottato nell’ Appendice “A”.


Art.4.2 – Calcolo del salario

Il calcolo delle paghe è compito dell'Ufficiale responsabile della missione.

Le paghe saranno conteggiate per ogni giorno di missione, dal giorno dell'imbarco fino a quello di attracco della nave per fine missione.
Relativamente al solo giorno di imbarco, al Marinaio spetta la metà del salario che gli viene riconosciuto per la Missione in base al grado ricoperto.

Il salario spettante per la Missione è commisurato al grado e ruolo del Marinaio Militare ed è così ripartito:
- Ammiraglio e Contrammiraglio: 18 ducati.
- Ufficiali: 17 ducati.
- Truppa: 16 ducati.
- Per ogni giorno da Capitano al timone della nave durante una missione a tutti i membri della Marina sarà aggiunta una paga di 5 ducati.

Tale paga dovrà essere aggiunta esclusivamente per i giorni in cui l' equipaggio/Capitano non avrà potuto pescare, restando Capitano oltre l'ultimo round della giornata (00:00/04:00).
Sarà premura del Capitano responsabile della missione assicurarsi che i marinai militari al timone per addestramento cedano il comando al Capitano responsabile in tempo per poter pescare in giornata.

- Il pesce pescato in nave durante la missione resterà a chi l'ha pescato.
- La paga terrà conto dell'eventuale rancio che il marinaio avrà ricevuto per la missione e scalato da esso seguendo l'Appendice "A".

Art.4.2.1 – Capitano responsabile della missione

E' l'ufficiale a bordo, che in accordo con l'Ammiraglio e/o Contrammiraglio conosce e viene informato sulla rotta ed il piano di viaggio della missione di cui è responsabile. E che dovrà provvedere all'eventuale addestramento degli altri marinai militari a bordo.

- Sarà a discrezione dell'Ammiraglio designare gli Ufficiali responsabili della missione. Non è obbligatorio ci sia un solo ufficiale responsabile per ogni missione.

- L'Ammiraglio previa consultazione ed in accordo con il Contrammiraglio, potrà autorizzare missioni eccezionali svolte in assenza di Ufficiali a bordo.

Art.4.2.2 – Imbarco per cambio Capitano al timone

Nel caso in cui ci sia la necessità di un imbarco previsto esclusivamente per effettuare un cambio di Capitano al timone di una nave al servizio della MMM, i due marinai militari a bordo riceveranno la paga minima di 16 ducati.


Art.4.3 – Risarcimento danni

In caso di affondamento della nave in missione ducale, ai membri tutti dell'equipaggio dell'imbarcazione sarà devoluto un risarcimento composto dal quantitativo di cibo per il pieno recupero delle caratteristiche perdute e fino ad un massimo di 80D, in merci o in soldi, come controvalore per la perdita di merci e ducati personali.
È quindi consigliabile che i marinai partano con solo il minimo indispensabile e che riportino in caserma, prima di imbarcarsi, lo stato del loro inventario personale. In caso non venga comunicato tale dato, il Ducato stabilirà in autonomia l’entità del risarcimento del controvalore.


Art.4.4 – Incentivi allo studio per la Laurea in Navigazione

Il Ducato si impegna a rimborsare metà della cifra spesa per una o più lezioni di Navigazione presso l'Università di Modena o autonomamente ad ogni Marinaio-studente della Marina Militare che ne farà domanda ed avrà acquisito i requisiti richiesti.
Il rimborso verrà erogato prelevando dal Fondo per la Marina Militare o, se questo non disponesse di liquidità sufficiente, dalle Casse Ducali

4.4.1 Requisiti

Per aver il rimborso spese per lo studio di una materia il Marinaio-studente deve aver svolto:
- Almeno un mese di servizio attivo in MM, durante il quale dovrà aver assicurato presenza costante all'interno della caserma, con partecipazione ed interesse alle attività e discussioni della Marina Militare, sia presso la sede della MM che esterne.
- Cinque giorni di missione in mare per conto della MM, per ogni lezione per cui si chiede il rimborso.
La missione in mare può consistere in: pattugliamento, azione difensiva, missione commerciale, esercitazione, simulazione, gara.


4.4.2 Richiesta contributo allo studio


a) Ogni Marinaio-studente della MM potrà far richiesta di rimborso per il contributo allo studio delle materie di Navigazione, pari a metà della cifra sostenuta, a seguito di:

- Partecipazione ad una lezione universitaria, comprovata da elenco partecipanti in Università.
- Studio individuale con acquisizione di un incremento della materia al raggiungimento del 10%, con esclusione di quanto conseguito da lezione in aula, comprovata da bagaglio culturale prima e dopo.
- Aver aggiornato le "Competenze navali" nell'apposito spazio in Marina Militare.

b) Per ricevere il contributo si deve compilare il modulo di seguito, da consegnare nell'apposito ufficio in Marina Militare, ove è presente un modulo esempio già compilato, di riferimento.



- Nome Marinaio che fa la richiesta:
- Periodo di servizio attivo come Marinaio della Marina Militare Modenese: (date)
- Attività svolte come Marinaio della MM: ( escluse le missione in mare)
- Missioni in mare svolte come Marinaio della MM (durate almeno 5 giorni):
- Materia di Navigazione per cui si chiede l'incentivo:
- Prove che attestano di aver studiato la materia (vedi articolo 4.4.2 a):
- Numero di volte di cui già si è usufruito dell'incentivo:
- Bagaglio culturale aggiornato con percentuale delle materie di Navigazione:

Accetto l'obbligo di permanenza in Marina Militare Modenese per un anno dal momento in cui ricevo il rimborso.
In caso di congedo anticipato dichiaro di restituire tutta la cifra ricevuta col contributo allo studio.

Firma


c) Il Marinaio-studente che usufruisce dell'incentivo ha l'obbligo di permanenza in Marina Militare Modenese per un anno a partire dalla data di fruizione dell'ultimo incentivo erogato.

Nel caso il marinaio si congedasse anticipatamente rispetto a questo periodo gli verrà richiesto il rimborso dell'intera somma ricevuta come incentivo allo studio e, in caso di inadempienza, verrà accusato di frode (Art. 2.1.2 - Dello sfruttamento dei beni pubblici e dell’appropriazione indebita del CLM).

4.4.3 Registro

In Marina Militare Modenese presso l'ufficio dedicato l'Ammiraglio o un suo sostituto da egli designato alla responsabilità di tale mansione, si terrà aggiornato un elenco che riporti tutte le domande di richiesta di incentivo secondo il modulo dell'articolo 4.4.2 b) compilato dal richiedente e controllato dal responsabile.

4.4.4 Lezioni di Navigazione

L' Ammiraglio in collaborazione con il Rettore dell'Università di Modena si assicurerà che le lezioni di Navigazione non manchino in Calendario, dando priorità alle materie più richieste dai Marinai-studenti della MM.



Art.4.5 – Bonus per i marinai

Il bonus è rivolto a coloro che han deciso di intraprendere la carriera nella Marina Militare Modenese, e a tutti i marinai già arruolati di qualsiasi grado purchè in possesso di un valore di forza, intelligenza e carisma minore a 210 punti.
Il bonus è rivolto anche a tutti i marinai che in caso di scontro perdano punti caratteristica e arrivino al di sotto della soglia di 210 punti caratteristica.

Tale bonus consiste nel fornire al militare:

Cibi caratteristica a prezzo scontato, in quantità tale da soddisfare, ogni mese, 20 punti fame: entro tale limite è a discrezione del marinaio scegliere pezzi di carne, a 15 dct l'uno, pesci, a 14 dct l'uno, frutti o verdure, a 7 dct l'una, finché non avrà raggiunto 210 punti in ciascuna delle rispettive caratteristiche.

L'erogazione, potrà essere sospesa in qualsiasi momento se l'Ammiraglio o il Contrammiraglio riterrà che la condotta del marinaio sia contraria alla finalità di suddetto bonus o limitata in caso di mancanza di fondi.

Nel caso in cui la richiesta di bonus fosse approvata è dato obbligo al marinaio di fornire prove dei propri punti caratteristica all'Ammiraglio ad ogni elargizione.

Questa prova dovrà esser fornita al Consigliere Delegato alla Marina fino ad obbiettivo raggiunto o ad ogni richiesta del Contrammiraglio o dell' Ammiraglio

Il mancato invio o la modifica delle prove dei punti caratteristica, la rivendita dei bonus forniti in maniera non autorizzata sarà considerato DISOBBEDIENZA e come tale perseguita a norma di legge.


Art.4.5.1 – Incentivo di Vaccinazioni
Art.4.5.1 – Incentivo di Vaccinazioni

Il Ducato di Modena mette a disposizione di tutti gli arruolati una visita medica gratuita e i Marinai che avranno raggiunto il grado di Tenente di Vascello o superiore, potranno usufruire su richiesta del Bonus Vaccinazione: il Ducato mette a disposizione i vaccini, scontati del 50% sul costo di acquisto per tutte le malattie conosciute al fine di prevenire contagi durante i giorni in mare e le missioni.

In Caserma sarà presente un ufficio ove saranno registrate le cartelle cliniche dei militari, su cui saranno segnate le malattie per cui sono vaccinati e la data di vaccinazione, più eventuali altre informazioni utili.
Le cartelle saranno gestite e organizzate da un militare scelto tramite bando dall' Ammiragliato, i candidati con laurea in medicina avranno precedenza sugli altri, in assenza di militari medici avranno precedenza i militari studenti di medicina.
Il responsabile delle cartelle cliniche si occuperà anche di aiutare per lo smistamento dei vaccini ai militari.
Resta in carica per la durata di 6 mesi, o fino a sue dimissioni.
In Assenza di candidati le cartelle saranno gestite da Ammiraglio e Contrammiraglio.

Tale Incentivo viene esteso, su richiesta speciale del Duca, dell'Ammiraglio o in caso di necessità in vista di un' imminente missione, anche a coloro che prestano servizio in Marina da 6 mesi in maniera attiva.

Essendo il bonus su richiesta, il vaccino verrà rilasciato nei tempi utili alla sua produzione, nel caso non fosse già presente tra le scorte del magazzino Ducale.
La creazione di tali vaccini, sarà ricercata tramite Bando e la parte di costo a carico del marinaio potrà essere decurtato dalle paghe delle missioni successive alla data di vaccinazione

Art. 4.6 - Spaccio Militare

- E' concesso ai Marinai di qualsiasi grado, purché in forze alla Marina Militare Modenese da almeno 2 mesi, di acquistare dal Ducato un massimo di 10 (dieci) articoli alimentari (pane, carne, pesce, frutta, mais) al mese, ad un prezzo scontato rispetto al listino d'acquisto ducale.
Tale sconto sarà pari al 5% e i prezzi applicati saranno i seguenti:


Spaccio Militare

Pezzi di pane - 5,40 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 5,70 ducati)
Borse di mais - 2,75 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 2,90 ducati)
Frutti - 8,35 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 8,80 ducati)
Pesci - 16,15 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 17,00 ducati)
Pezzi di carne - 15,95 ducati (prezzo d'acquisto Ducale 16,80)


Art.5 PROMOZIONI

Art.5.1 Richiesta e concessione di Promozione

Le promozioni avverranno tramite richiesta dell'Ammiraglio che segnalerà di volta in volta il conseguimento dei requisiti al ruolo superiore.
Sarà compito dell'Ammiraglio aprire la discussione in una sala della Marina Militare ove verrà discussa e sottoposta a votazione.
Hanno diritto di esprimersi e votare i seguenti membri della Marina Militare:

• Ammiraglio
• Contrammiraglio
• Capitani di Vascello.

Ogni promozione è subordinata all'approvazione del Duca di Modena.

Art.5.2 Promozioni straordinarie


In deroga a quanto stabilito dall'Art.1, l'Ammiraglio, con l'avvallo del Duca, in casi eccezionali di impossibilità al raggiungimento dei requisiti richiesti, ha la facoltà di proporre l'avanzamento di grado nella modalità prevista dall'Art.5.1, di chiunque reputi abbia l'esperienza e la formazione necessaria allo svolgimento dei compiti che il ruolo richiede, previo superamento di prova pratica eseguita in presenza dell'Ammiraglio stesso o del Contrammiraglio.

NOTA: In riferimento a quanto previsto dall'Art.5.2 si provvederà per l'inquadramento degli attuali componenti della Marina Militare, che avevano acquisito il grado di Capitano di Vascello in base al precedente regolamento, fatta salva la facoltà dell'Ammiraglio, con l'avvallo del Duca, di considerare come prova pratica svolta con esito positivo, missioni già svolte a partire dall'ottobre 1467.



Art.6 - GIUSTIZIA MILITARE

Art.6.1 - Gerarchia degli ordini

Tutti gli appartenenti alla Marina Militare sono vincolati al rispetto degli ordini dei loro superiori; in caso di ordini contrastanti hanno la precedenza gli ordini emanati dal più alto in grado.

Art.6.2 – Doveri dei Marinai

Tutti gli appartenenti alla Marina Militare sono soggetti alla disciplina militare, e se compiono reati o crimini militari verranno perseguiti e puniti come previsto nel Codice Legislativo di Modena, Articolo 2.4 e seguenti.

In caso di grave necessità, e solo fino al cessare della stessa, il Duca di Modena, su approvazione del Consiglio e dell'Ammiraglio, potrà chiedere ai Marinai di unirsi alle forze militari di terra.

Art 8.3 - Delle pene accessorie

Chiunque venga riconosciuto colpevole dal Tribunale Civile per reati e crimini militari, potrà subire un'ulteriore pena accessoria di carattere militare che sarà inflitta dal Capitano nella sede della Caserma, rientrante tra le tipologie sottoelencate:

- degradazione
- riduzione del salario
- annullamento di future licenze
- espulsione
- espulsione con infamia
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CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA Empty Re: CORPO LEGISLATIVO DUCATO DI MODENA

Mar Dic 21, 2021 10:56 am

4- RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI



Sez. 1- Della Chiesa



    4.1.1 - Concordato tra la Santa Chiesa Aristotelica ed il Ducato di Modena

      Preambolo

      Con la presente il Ducato di Modena ufficializza i suoi rapporti con la Santa Chiesa Aristotelica Romana e Universale e riconosce l'Aristotelismo come pietra fondante dei suoi valori e della sua cultura.
      Con la presente la Chiesa Aristotelica Romana e Universale riconosce il Ducato di Modena come Provincia di Confessione Aristotelica.

      Questo Concordato non può essere modificato o annullato che in seguito ad un accordo tra le due parti, quali che siano i cambiamenti che avvengano in seno al Consiglio Ducale di Modena o della Chiesa.
      Il presente Concordato potrà essere emendato solo con il consenso di entrambe le parti.
      Tale Concordato annulla ogni precedente trattato tra il Ducato di Modena e la Santa Chiesa Aristotelica.

      Precisazioni lessicali:
      IG = In Gratibus = In Game
      RP = Res Parendo = RolePlay (Forum etc)

      I - Del ruolo della Chiesa nell'organizzazione spirituale del Ducato

      I.1- Il presente Concordato fa della Chiesa Aristotelica Universale e Romana la religione ufficiale del Ducato di Modena.
      Il Ducato riconosce la Chiesa Aristotelica Universale e Romana come sola, unica e legittima Istituzione dell'Onnipotente, oltre che sola detentrice della Vera Fede.
      Il Ducato di Modena riconosce l'esistenza della Santa Sede e di tutte le sue istituzioni.

      I.2 - Solo il culto Aristotelico potrà essere esercitato o diffuso mediante proselitismo in pubblico nelle taverne, nei Municipi e negli altri edifici ed Istituzioni del Ducato di Modena.

      I.3 - La religione spinozista e i discepoli di Averroè interpretano erroneamente l'Aristotelismo, perciò hanno una visione errata di Dio. Nonostante questo, la Santa Chiesa Aristotelica, nella sua grande bontà, ed il Ducato di Modena, nel rispetto dei suoi sudditi, tollera questi soli due culti secondo le seguenti condizioni:

      • Le comunità di questi culti si possono installare nel territorio del Ducato solo con il permesso congiunto dell’Arcivescovo di Ravenna e del Duca di Modena.

      • È consentito che i fedeli di tali religioni tollerate aprano uno ed un solo luogo di culto che sarà loro nel municipio di una città a propria scelta, eccetto la capitale del Ducato e la sede Arciepiscopale, ma dovranno essere autorizzati dalle autorità ecclesiastiche e temporali. Tale tolleranza non consente loro di diffondere la miscredenza mediante proselitismo al di fuori del loro luogo di culto.

      • Per ricevere il permesso di pratica e predicazione del culto (In Gratibus, Res Parendo) dovrà comunque essere riconosciuta la Chiesa Aristotelica come istituzione ed esser consapevoli dell’esistenza di questo concordato.

      I.4 – Il Ducato di Modena riconosce la piena autorità della Chiesa Aristotelica e Romana nel dominio spirituale e sui Vescovi delle terre modenesi.
      Con la presente la Chiesa Aristotelica Romana e Universale riconosce al Ducato di Modena il diritto esclusivo di esercitare, entro i confini del territorio modenese, la potestà e di guida temporale degli uomini.

      I.5 - Tutte le violazioni alle disposizioni di questo corpo di leggi parte I saranno considerate come un atto di eresia.

      II - Il Ruolo della Chiesa nell'organizzazione temporale del Ducato

      II.1 - Il Ducato e la Chiesa modenesi, nel desiderio di instaurare rapporti di collaborazione, si impegnano nel creare modi e luoghi atti al continuo e proficuo confronto, in particolare nel binomio Duca/Arcivescovo, all'assistenza e alla consultazione per conformare la politica ai principi di giustizia ed equità Aristotelica.
      L'Arcivescovo può, se lo ritiene necessario, delegare nel dialogo con il Ducato un membro della Nunziatura Apostolica in sua sostituzione.
      Il Duca può, se lo ritiene necessario, delegare nel dialogo con la Chiesa ravennate un membro dell’ambasciata del Ducato di Modena in sua sostituzione.

      II.2 – L’Arcivescovo di Ravenna, se il Consiglio del Ducato di Modena lo ritiene opportuno, potrà sedere in Consiglio senza avere diritto di voto per aiutare quest’ultimo a legiferare e ad agire secondo i dettami dell’Unica Vera Fede.

      II.3 - L'Arcivescovo o il Nunzio che, in seguito alla collaborazione con le autorità temporali, venga a conoscenza di informazioni confidenziali che possano compromettere la sicurezza del Ducato s'impegna a non rivelarle, pena l'accusa di alto tradimento. D'altra parte se tali informazioni sono di natura tale da mettere in pericolo la Chiesa stessa o la Santa Sede, in questo caso L'Arcivescovo è tenuto a informare la Curia ed il Cenacolum Episcoporum Italiae, dopo averlo comunicato al Duca ed al Consiglio.

      II.4 - Un membro del clero Aristotelico che voglia assumersi una missione di natura temporale ne ha facoltà, ma non potrà violare in tale missione i principi della vera fede della quale la Chiesa Aristotelica è unica depositaria.

      II.5 - Il Duca di Modena dovrà essere intronizzato dall’Arcivescovo.
      Egli dovrà essere battezzato.

      Se il Duca non fosse battezzato al momento della elezione dovrà esserlo entro quattordici giorni con cerimonia pubblica, mentre i consiglieri che non fossero battezzati, dovranno fare esplicita dichiarazione di esercitare il proprio ruolo esclusivamente per le vicende riguardanti il Ducato, esimendosi dal partecipare ad eventuali discussioni o trattazioni riguardanti la fede o su quanto previsto dal presente Concordato.

      I fedeli spinozisti ed averroisti non saranno ritenuti nemici della Santa Chiesa Aristotelica se non violano le norme di questo Concordato e del Diritto Canonico.

      II.6 - Il Duca di Modena deve nominare al principio del suo mandato un confessore personale tra il clero del Ducato.

      II.7 - Il Duca di Modena non proporrà patenti di nobiltà per chi non sia stato battezzato o per chi non sia in possesso di attestato dell’Arcivescovo di Ravenna che lo dichiari comunque meritevole.

      II.8 – I nobili del Ducato di Modena non peroreranno patenti di nobiltà per chi non sia stato battezzato o per chi non sia in possesso di attestato dell’Arcivescovo di Ravenna che lo dichiari comunque meritevole.

      II.9 - L'Assemblea Episcopale dello SRING terrà un elenco Aere Perennius della nobiltà elevata nel Ducato di Modena.


      III - Il ruolo della Chiesa nella vita civile

      III.1 - I matrimoni aristotelici sono gli unici riconosciuti come validi.

      III.2 - Conformemente al decreto Matrimonium Prohibiti, il "matrimonio civile", o tutte le altre forme d'unione di questo tipo con lo scopo di legare l'uomo alla donna e la donna a l'uomo sono severamente vietate nelle terre del Ducato di Modena, sia per i fedeli aristotelici che per i non fedeli.

      III.3 - Un'unione more uxorio (convivenza senza matrimonio) è considerata peccaminosa e non benedetta dall'Altissimo. I figli che nasceranno da tale unione, come quelli che avverranno all'interno di matrimoni non Aristotelici di qualsivoglia tipo, sono considerati figli naturali non legittimi, ossia bastardi. Se un'unione more uxorio viene successivamente regolarizzata tramite il matrimonio, i figli verranno quindi riconosciuti come legittimi.

      III.4 - Il Ducato riconosce che l'educazione della prole debba avvenire all'interno di un nucleo familiare timorato dell'Altissimo e della Santa Chiesa. Per questo motivo le coppie sposate hanno la priorità in caso di adozione. L'adozione da parte di persone non sposate è consentita, ma deve essere seguita la "Procedura di adozione per cittadini non sposati" presentata al termine di questa sezione come appendice.
      In caso di annullamento di matrimonio l'adozione decade poichè il matrimonio risulta come mai celebrato. Se c'è il desiderio, da parte di un membro della coppia, di mantenere un figlio adottivo, la "Procedura di adozione per cittadini non sposati" dovrà essere applicata.
      La Santa Chiesa Aristotelica è l'unica istituzione che possa rendere un'adozione valida a livello civile.

      III.5 - La Chiesa fa propria la missione d'aiutare i più miserabili. I suoi rappresentanti cercheranno dunque di partecipare in maniera attiva alle azioni di carità coordinando, per quanto possibile, i loro sforzi con le autorità municipali e ducali.
      Il Diritto Canonico regola i doveri dei parroci e di ogni altra carica ecclesiastica verso la comunità.

      III.6 - La Chiesa fa propria la missione di educare il popolo ai giusti valori Aristotelici ed al rispetto delle istituzioni ducali.
      Per questo motivo il Rettore assegnerà le cattedre dei corsi relativi alla via della Chiesa dando precedenza a coloro che hanno seguito la Via della Chiesa, in collaborazione con l'Arcivescovo.
      Inoltre, l'Arcivescovo od un suo rappresentante avrà il ruolo di Consigliere per le Materie Ecclesiastiche all'interno dell'Università.

      III.7 - Ogni ecclesiastico non deve rendere conto a nessuno dei suoi atti spirituali tranne che al suo Vescovo. A nessun chierico può essere chiesto di rivelare ciò che è venuto a conoscenza a seguito del sacramento della confessione.

      III.8 - Almeno un rappresentante della diocesi deve essere presente alle manifestazioni organizzate dal Duca e dal suo Consiglio per le quali ha ricevuto preventivo invito. L'assenza di un rappresentante può essere tollerata, qualora il Duca o il Consiglio ne siano stati informati per tempo.

      III.9 - Il Duca o un rappresentante del Consiglio deve essere presente alle manifestazioni e celebrazioni religiose per le quali ha ricevuto preventivo invito.
      L'assenza di un rappresentante può essere tollerata, qualora l'Arcivescovo o il Vicario Generale ne sia stato informato per tempo.

      III.10 - I vescovi avranno completa autonomia e autorità nella nomina del clero della loro diocesi, sacerdoti o laici, e di autorizzarli ad amministrare i sacramenti. Qualsiasi tentativo di occupazione di un incarico religioso al di fuori delle procedure canoniche verrà punito dalla giustizia ordinaria del Ducato come disturbo dell'ordine pubblico.

      III.11 - La Chiesa riconosce l'importanza della diffusione della conoscenza, e ritiene che solo persone dalla irreprensibile condotta morale possano trasmettere nei luoghi del sapere le competenze ad essa riconducibili. Per questo essa ha il diritto di veto sulla scelta dei professori ottenenti una cattedra all'università modenese per tutti i corsi relativi alla via della Chiesa.

      III.12 – Il Ducato di Modena aiuterà i chierici a divenire parroci IG mediante un prestito (non oltre i 1000 ducati) su richiesta dell'Arcivescovo di Ravenna.
      Questo prestito sarà concesso esclusivamente nel caso il futuro parroco IG rimarrà nel Ducato di Modena dopo l'ordinazione per uno spazio temporale minimo di quattro mesi.
      Tale prestito assumerà la caratteristica di dono se il Duca ed il Consiglio di Modena voteranno all’unanimità, la non restituzione della somma assegnata.
      Questa votazione avverrà prima dell’erogazione della somma.

      III.13 – Gli Arcivescovi di Ravenna, Aquileia e Pisa si impegnano ad assegnare un membro del Clero modenese all’Esercito Ducale in qualità di Cappellano Militare, affinché possa portare conforto spirituale ai soldati. Per svolgere al meglio tale missione, egli avrà accesso alle sale alle quali hanno accesso i soldati, in modo da essere più presente tra di loro ed avere la possibilità di accompagnarli nelle loro missioni. E' fatto divieto, se il Cappellano è un Sacerdote, di prendere le armi contro un fratello aristotelico, mentre è concesso ad un Fratello Cappellano, laico, di combattere al fianco di coloro dei quali ha la cura spirituale.


      Appendice: Procedura di adozione per cittadini non sposati

      I - Nel caso un cittadino di Modena non regolarmente sposato, mosso da misericordia e pietà verso un'infante ancora in fasce o verso un orfano, decidesse di prenderlo seco ed ammetterlo al proprio casato o famiglia, può farlo ma deve descrivere [in RP] nella Taverna del Ducato di Modena o in Piazza Italica:

      • l'incontro con il figlio che intende adottare, in che occasione, condizioni, luogo, ecc.;

      • compiere l'azione di prendere il pargolo e portarlo ad un monastero o ad una chiesa, affinchè i monaci oppure il parroco ne possano aver cura (al massimo specificare il nome del curato a cui si intende affidarlo);

      • trascorso un periodo indicativo di 15/20 giorni dalla consegna del piccolo all'autorità ecclesiastica, se si è ancora intenzionati ad adottare, si dovrà fare richiesta [sempre nel RP] al parroco o al monaco che ha in custodia il piccolo, che a sua discrezione potrà richiedere da voi una prova della vostra buona fede (una donazione alla chiesa oppure ad un municipio, un pellegrinaggio verso una destinazione designata, non più distante di 3 giorni di marcia, ecc.). Il richiedente dovrà provvedere a fornire una prova dell'avvenuta missione all'autorità ecclesiastica che ha la custodia del pargolo.

      II
      Nel caso il richiedente sia non battezzato, una volta che avrà consegnato il pargolo al monastero/parrocchia, prima di presentare la richiesta definitiva di adozione egli dovrà procedere a seguire un corso sulla pastorale aristotelica presso un luogo che gli verrà indicato e dopo riceverà il battesimo.

      III
      L'adozione verrà negata a persone dichiarate eretiche dalla Santa Chiesa.

      IV
      Nel caso il richiedente, entro il periodo di custodia del pargolo presso l'autorità ecclesiastica, convoli a giuste nozze, potrà non attendere il termine prestabilito per la richiesta di adozione e ricevere la patria podestà sul pargolo, sempre previa attestazione del certificato di matrimonio e dopo verifica da parte del curato.


      IV - La Giustizia della Chiesa

      IV.1 - Per la promessa canonica di intronizzazione nella Cattedrale di Modena, il Duca, come i suoi successori, si impegnano a perseguire le eresie sotto tutte le forme che esse potrebbero prendere. Il crimine di eresia è riconosciuto come disturbo dell'ordine pubblico dal momento che costituisce una attacco alle fondamenta dell'autorità ducale e religiosa.

      IV.2 - La Santissima Inquisizione ed il Tribunale Inquisitoriale di Ravenna sono istituiti sul territorio del Ducato. I poteri e le prerogative della Santissima Inquisizione e del Tribunale sono quelli definiti nel Diritto Canonico della Santa Chiesa Aristotelica e Romana.

      IV.3 – I reati giudicati dal Tribunale Religioso sono quelli previsti dal Diritto Canonico, riportati qui di seguito:.
      Dei reati:

      - Dell'Apostasia: consiste in uno o più atti di rigetto o rifiuto, da parte del battezzato, della Fede Aristotelica.

      - Dello Scisma: inganno degli uomini attraverso false parole, conducendoli su sentieri distanti da quelli originari della Chiesa Aristotelica e ratificato dalla Curia, dal Santo Ufficio o dal Collegio Teologale Italiano.

      - Della Stregoneria: è definita come l'apprendistato e/o la pratica di riti magici e diabolici, ovvero senza l'intervento divino, è un gravissimo crimine. Il fatto di leggere nei pensieri degli altri Res Parendo o In Gratibus è considerato come stregoneria. Il reato di condivisione dell’anima (multi account) In Gratibus, per la sua particolare esecrabilità e ripugnanza, ed il bisogno di punirne i colpevoli velocemente, sarà giudicato direttamente dal Tribunale del Ducato, senza il bisogno di alcun consulto presso le autorità religiose.

      - Dello spergiuro: E' considerato come spergiuro una persona che menta dopo aver giurato di dire il vero dinnanzi alle Sante Scritture o alle reliquie dei santi, anche in ambito civile.

      - Della bestemmia: E' fatta proibizione di bestemmiare il Dio che tutto governa, Aristotele e Christos, i santi ed in particolare il santo protettore del Provincia o di una delle sue città o ingiuriare membri della Chiesa Aristotelica Res Parendo (RP) o In Gratibus (IG).

      IV.4 - Il tribunale religioso farà applicare le differenti punizioni decise e previste dal Diritto Canonico trasmettendo, attraverso la Vidamia di Ravenna, la sentenza. In seguito, il tribunale temporale locale emetterà la propria sentenza, conforme a quella pronunciata della procura ecclesiastica.

      IV. 4 bis - Le sanzioni pesanti, conformi alla Carta del Giudice, come i roghi pubblici e le condanne alla prigionia superiore ai tre giorni, saranno oggetto di approvazione da parte del Ducato.

      IV.4 ter - Nel caso il tribunale ecclesiastico non sia in grado di fare applicare la sentenza, il tribunale temporale locale dovrà occuparsene, conformemente alla domanda della procura ecclesiastica ed in rispetto della Carta del Giudice.

      IV.5 - I tribunali ecclesiastici hanno precedenza su quelli temporali, i primi possono dissentire dai secondi per i casi di loro competenza specificati nel punto IV.3.

      IV.6 - I condannati potranno fare appello sulle sentenze del tribunale inquisitoriale al Tribunale della Rota Apostolica e della Cassazione, a Roma.

      IV.7 - Qualora la sentenza sia contestata dall'autorità civile, verrà istituita una commissione composta dall'Arcivescovo ravennate, da un funzionario della Santissima Inquisizione, dal giudice del Ducato e da un membro della CAI. Questa commissione esaminerà nuovamente il caso, ed il suo verdetto, scaturito dai tre quarti dei membri, sarà insindacabile.

      IV.8 - I giudizi della Chiesa in materia matrimoniale hanno effetto civile.



      V - I privilegi del clero

      V.1 – Gli Arcivescovi di Ravenna, Aquileia e Pisa potranno disporre di un corpo armato speciale, detto Guardia Episcopale, che non agirà mai contro gli interessi del Ducato stesso. La Guardia Episcopale è regolata dalle norme del Diritto Canonico.
      I rapporti tra il Ducato di Modena e la Guardia Episcopale sono regolati da specifico Trattato.

      V.2 - I chierici aristotelici possono richiedere al Ducato una scorta, qualora la loro missione di emissari di Dio renda necessario uno spostamento all'interno od all'esterno del Ducato.

      V.3 - I chierici non potranno essere trascinati in tribunale se non con il patrocinio di un altro chierico.

      V.4 - I membri della Nunziatura Apostolica, quali Ambasciatori della Santa Sede, gli Arcivescovi di Ravenna, di Venezia e di Pisa e i Vescovi delle Diocesi presenti nel Ducato, godono dell'immunità diplomatica. Per immunità diplomatica si intende una situazione giuridica soggettiva privilegiata riconosciuta e garantita a taluni soggetti, in considerazione della loro posizione e funzione istituzionale. Gli effetti delle immunità sono riconducibili alla non processabilità per tutti i reati esclusi quelli previsti dall'articolo seguente.

      V.4 bis - Il Ducato di Modena, solo ed esclusivamente dopo aver consultato il Consiglio Superiore della Nunziatura, può dichiarare un membro della Congregazione "persona non gradita". Ciò comporta il decadimento per tale membro dell’immunità diplomatica nel Ducato di Modena.

      V.5 - Per i reati quali la compravendita di ingenti merci sul territorio del Ducato senza previa autorizzazione (speculazione), il brigantaggio, l’assalto ai municipi o l’assalto al castello della capitale, i funzionari apostolici, i Vescovi e l'Arcivescovo rimangono processabili e saranno giudicati secondo le leggi in vigore nel Ducato di Modena.

      V.6 – I membri del clero saranno giudicati dal tribunale episcopale anche per crimini commessi non riguardanti la loro missione; in seguito potranno essere giudicati anche dalla giustizia civile.

      V.7 - Coloro a cui viene concesso asilo presso una struttura religiosa da parte del responsabile della detta struttura sono sotto la protezione della Santa Chiesa.

      V. 8 - Colui il quale sia ricercato poiché accusato di aver infranto una o più leggi modenesi, potrà ottenere asilo presso una struttura religiosa solo nel caso in cui non sia recidivo nel reato e nei reati che gli vengono contestati. In ogni caso il responsabile della struttura è tenuto, trascorsi 59 giorni, a consegnare il rifugiato alle autorità ducali.

      V.8 bis - Nel caso in cui tale rifugiato, durante la sua permanenza nella struttura, venga attratto dalla vita sacerdotale, verrà personalmente esaminato dall’Arcivescovo di competenza e se la sua richiesta sarà ritenuta sincera, basata sul desiderio di servire Dio anziché sul desiderio di fuggire dalla giustizia ducale, verrà ordinato sacerdote dopo un’eventuale penitenza e sarà graziato dalla giustizia temporale.

      V.8 ter - Il ricercato che abbia ottenuto asilo presso una struttura religiosa si vedrà immediatamente al di fuori della protezione della Chiesa nel momento in cui esce dalla struttura, in particolare se viene sorpreso a lasciare la città o a frequentare le Taverne In Gratibus o se viene sorpreso mentre discute con altre persone nelle Pubbliche Piazze Ducali o Cittadine, e in generale in tutti i cosiddetti Fori Res Parendo ed In Gratibus.

      V.9 - L’Arcivescovo può concordare con un nobile del Ducato di Modena la donazione di un feudo con la seguente formula: le terra della signoria di XXX sono donate al Vescovo di XXX che ne diviene signore a partire dalla sua nomina all'episcopato.
      Tale donazione ha valore perpetuo, a meno di diversa decisione dell'Arcivescovo, e rende autonome le terre donate dal Nobile donatario a tutti gli effetti.
      Il Ducato di Modena si impegnerà a verificare che tale accordo avvenga nel pieno rispetto delle regole stabilite e darà pieno riconoscimento alla nomina.

      V.10 - Il Ducato di Modena riconosce le Taverne aristoteliche quali luoghi di culto della fede aristotelica.
      Per tale motivo, si impegna (attraverso le singole Municipalità) a sostenere economicamente i costi settimanali di tali taverne, almeno nelle città di Modena, Mirandola e Guastalla.
      Se la taverna aristotelica non avrà fondi a sufficienza per pagare la tassa settimanale, richiederà un contributo al Sindaco, il quale dovrà fornirli (tramite mandato ovvero tramite scambio di merce) entro 48 ore dalla richiesta.
      Nel caso il Sindaco sia impossibilitato al pagamento, verrà sostituito dallo Sceriffo.
      L'aiuto economico non potrà eccedere l'importo della tassa settimanale.

      V.11 - Per qualsiasi dubbio interpretativo del presente Concordato fanno fede, quali fonti, il Diritto Canonico, il Dogma Aristotelico, La Carta dei Giudici e le Leggi Ducali in vigore.
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Mar Dic 21, 2021 10:57 am
    4.1.2 - Trattato tra la Guardia Episcopale e il Ducato di Modena

      Per la grazia dell'Altissimo,

      Nella volontà di rafforzare i legami reciproci che li uniscono,
      Nel desiderio di veder trionfare la Vera Fede Aristotelica, fede del Ducato di Modena,
      Nell'augurio di rinnovare l'amicizia reciproca,
      Conformemente al Diritto Canonico relativo alle Sante Armate,
      Conformemente alle usanze del Ducato di Modena,
      Il Ducato di Modena e la Santa Chiesa Aristotelica hanno discusso e ratificato il seguente trattato:

      I. Premesse


      Il Ducato di Modena riconosce l'autorità della Guardia Episcopale secondo le prerogative ed i limiti stabiliti dal Diritto Canonico.
      La Guardia Episcopale riconosce l'autorità temporale del Ducato di Modena, terra di Vera Fede Aristotelica, e si impegna a non andare contro gli interessi del potere amministrativo ducale e urbano.


      II. Delle relazioni tra la Guardia Episcopale e il Ducato di Modena

      II.1 Ufficio di collegamento

      Al fine di stabilire una comunicazione ottimale, un ufficio di collegamento sarà mantenuto per accogliere gli scambi tra il Ducato di Modena e la Guardia Episcopale.
      Gli accessi a questo ufficio saranno concordati tra il Duca ed i Vidami locali.


      II.2 Delle autorizzazioni

      II.2.1 Libera circolazione


      Il Ducato di Modena non imporrà mai alcun divieto di spostarsi sul territorio sotto il suo controllo alle guardie episcopali, che si muovano in gruppi (di qualsiasi genere) o singolarmente.
      In casi di limitazioni alla circolazione, la Guardia Episcopale non sarà ostacolata, tuttavia essa si impegnerà ad avvertire le autorità ducali dei propri spostamenti con il dovuto anticipo.


      II.2.2 Porto d'armi

      Il Ducato di Modena non applicherà mai ad alcun membro della Guardia Episcopale eventuali norme relative al porto d'armi, o di qualsivoglia tipo d'equipaggiamento.


      II.2.3 Formazionde d'eserciti

      In caso la Guardia Episcopale avesse necessità di costituire un esercito nel territorio del Ducato di Modena, chiederà autorizzazione al Duca prima dell'inizio delle operazioni, il quale potrà opporsi esponendo la motivazione al caso specifico.
      In caso di mancata risposta da parte del Duca dopo 2 giorni solari esatti dalla richiesta, l'autorizzazione si considererà concessa automaticamente, ma il Duca avrà la possibilità di chiedere successivamente all'esercito costituito di uscire dai confini del Ducato espondendo la motivazione che avrebbe opposto al caso specifico.


      II.3 Della collaborazione tra la Guardia Episcopale e l'Esercito Ducale di Modena

      II.3.1
      L'Esercito Ducale di Modena e la Guardia Episcopale, avendo modalità d'azione opposte, non sono in competizione, pertanto collaboreranno tra loro ove possibile.


      II.3.2 L'Esercito di Modena si impegna a:

      - collaborare pienamente con la Guardia Episcopale, compresi lo scambio di informazioni e l'eventuale partecipazione alla lotta armata sul proprio suolo, contro le minacce alla Santa Chiesa.


      II.3.3 La Guardia Episcopale si impegna a:

      - aggiornare regolarmente la lista dei suoi membri presso l'ufficio di collegamento;

      - fornire tutte le informazioni necessarie sulle persone che compongono i suoi gruppi, su domanda del Duca, del Prefetto o del Capitano depositata presso l'ufficio di collegamento;

      - collaborare attivamente con l'Esercito e la Prefettura di Modena, compresi lo scambio di informazioni e l'eventuale partecipazione alla lotta armata, in caso di minacce da parte di eretici, eterodossi o pericolosi briganti;

      - prestare supporto alle difese cittadine secondo le proprie possibilità in caso di necessità.


      II.3.4 Reclutamento

      Un ufficio di informazioni e reclutamento comune per la Guardia Episcopale e per l'Esercito Ducale sarà aperto e tenuto in vista nella Taverna Ducale. Gli interessati sceglieranno liberamente l'istituzione che si sentiranno di servire.
      Il Ducato di Modena non osteggerà mai in alcun modo le campagne di informazione e reclutamento effettuate dalla Guardia Episcopale.
      La Guardia Episcopale non osteggerà mai in alcun modo le campagne di informazione e reclutamento effettuate dal Ducato di Modena.


      II.3.5 Collaborazione armata

      Le guardie episcopali e i soldati del Ducato potranno militare fianco a fianco nel medesimo gruppo o nel medesimo esercito, in virtù degli obbiettivi previsti dalla loro collaborazione.

      Eventuali azioni non permesse alle guardie episcopali o ai soldati ducali dai loro rispettivi regolamenti, compiute seguendo gli ordini all'interno di un gruppo o esercito, saranno di responsabilità del capogruppo o comandante dell'esercito, o, se non è possibile individuare una figura di riferimento, del più alto in grado presente nel gruppo.

      La collaborazione sotto gli ordini di tale reponsabile potrà essere temporaneamente sospesa su volontà del Vidame o del Duca.

      II.3.6 Il Ducato di Modena si riserva la possibilità di offrire il vitto ai membri della Guardia Episcopale in missione per via di questa collaborazione a difesa della popolazione del Ducato di Modena, ma non elargirà mai alcun pagamento del servizio.

      II.3.7 In caso di mobilitazione generale delle Sante Armate, dichiarato dal Cardinale Conestabile, dal Prefetto dei Vidami o dal Prefetto Aggiunto dei Vidami, tutte le collaborazioni (eccetto lo scambio di informazioni) verranno automaticamente sospese conformemente al Diritto Canonico relativo alle Sante Armate, per ovvie necessità di presenza.



      III. Dei rapporti della Guardia Episcopale con la giustizia

      III.1 Le Guardie Episcopali, dal semplice Cadetto al Vidame, non beneficiano di alcuna immunita', benché il Vidame sia comunque un rango nobile.

      III.2 In caso di infrazioni delle leggi ducali o cittadine, i membri indagati della Guardia Episcopale saranno perseguiti davanti alla Corte di Giustizia del Ducato di Modena, come definito dalle leggi e i trattati in vigore.

      III.3 Le autorita' giudiziarie si impegneranno a notificare al Vidame della Provincia Ecclesiastica interessata l'azione intrapresa.


      IV. Del contenuto del presente trattato

      IV.1 Il presente trattato non è limitato nel tempo.

      IV.2 Tutte le modifiche o abrogazioni, anche parziali, dovranno essere fatte con l'accordo di entrambe le parti.
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